Fonsai, nel 2011 la perdita arriva a 1,034 miliardi di euro
Il gruppo Ligresti conferma l’aumento di capitale previsto da 1,1 miliardi
16/03/2012
Bilancio 2011 in rosso per Fondiaria-Sai: l'esame dei dati economici e patrimoniali evidenzia una perdita di 1,034 miliardi di euro contro il down di 928 milioni registrato nel 2010. Il consiglio di amministrazione del gruppo comunque ha ritenuto "di non modificare l'entità dell'aumento di capitale che rimane pertanto fissato a 1,1 miliardi di euro". Tutto questo in attesa che il matrimonio con Unipol porti, come ha sottolineato ieri il gruppo bolognese "alla creazione di un market leader nell'assicurazione danni in Italia" e al 2015 una raccolta premi complessiva "di 17,6 miliardi e un utile netto di 1 miliardo di euro".
Nel dettaglio, proprio per quanto riguarda la raccolta premi, quella di Fonsai nel 2011 si è attestata su un valore complessivo di 4,842 miliardi con un calo del 4,4% rispetto all'esercizio precedente. Di questi, 3,796 miliardi provengono dai rami danni, dato pressoché invariato rispetto allo scorso anno (-0,8%), mentre 1,046 miliardi dai rami vita dove il decremento è invece più consistente (-15,3%).
Nel ramo Rc auto si registra un incremento dell'1,7%, grazie ad un crescita del premio medio che ha più che compensato la riduzione dei contratti in portafoglio.
Il combined ratio complessivo del lavoro diretto passa dal 105,9% del 2010 al 110% con un loss ratio all'85,3% contro l'80,6% dello scorso esercizio.
Il margine di solvibilità consolidato al 31 dicembre scorso rileva un indice di copertura pari al 78,2% (contro il 97,4% di fine 2010), ma - sottolinea una nota della società - il margine di solvibilità corretto pro-forma post aumento di capitale risulterebbe pari al 125% e, in base alle quotazioni dell'8 marzo 2012, si attesterebbe al 136,5%.
Nel dettaglio, proprio per quanto riguarda la raccolta premi, quella di Fonsai nel 2011 si è attestata su un valore complessivo di 4,842 miliardi con un calo del 4,4% rispetto all'esercizio precedente. Di questi, 3,796 miliardi provengono dai rami danni, dato pressoché invariato rispetto allo scorso anno (-0,8%), mentre 1,046 miliardi dai rami vita dove il decremento è invece più consistente (-15,3%).
Nel ramo Rc auto si registra un incremento dell'1,7%, grazie ad un crescita del premio medio che ha più che compensato la riduzione dei contratti in portafoglio.
Il combined ratio complessivo del lavoro diretto passa dal 105,9% del 2010 al 110% con un loss ratio all'85,3% contro l'80,6% dello scorso esercizio.
Il margine di solvibilità consolidato al 31 dicembre scorso rileva un indice di copertura pari al 78,2% (contro il 97,4% di fine 2010), ma - sottolinea una nota della società - il margine di solvibilità corretto pro-forma post aumento di capitale risulterebbe pari al 125% e, in base alle quotazioni dell'8 marzo 2012, si attesterebbe al 136,5%.
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