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Scenari e sfide per l'assicurazione del futuro, secondo Unipol

Ci sarà anche Jeremy Rifkin alla tappa milanese del roadshow di presentazione del piano di sostenibilità del gruppo, il 18 settembre

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Il piano triennale di sostenibilità del gruppo Unipol  è diventato un roadshow che, a partire da giugno, sta facendo tappa nelle più importanti città italiane. Ogni appuntamento ha rappresentato un'occasione di confronto con rappresentanti degli stakeholder locali, nonché la presenza di studiosi, imprenditori e uomini politici di primo piano. Dopo aver fatto tappa nelle città di Torino, Bologna, Roma, Palermo, e Firenze, il prossimo 18 settembre il roadshow approda a Milano, dove si parlerà di Impresa e innovazione: scenari e sfide per l'assicurazione del futuro, in programma dalle ore 10,30 presso le sale della Triennale (viale Alemagna 6).
La giornata si aprirà con una lectio magistralis dell'economista statunitense Jeremy Rifkin (nella foto), cui seguirà un confronto tra Carlo Cimbri, ad del gruppo Unipol, Carlo Ratti, direttore del Mit senseable city lab, e Massimo Russo, direttore della rivista Wired Italia.
Proprio Rifkin, nel suo libro L'era dell'accesso, aveva previsto già quattordici anni fa molti dei cambiamenti di paradigma relativi all'utilizzo dei beni, cui stiamo assistendo oggi, come ad esempio il passaggio sempre più diffuso dalla proprietà alla presa in affitto o noleggio, in funzione delle proprie effettive necessità. In questo quadro si vanno consolidando comportamenti e modalità di relazione riconducibili a modelli più collaborativi - sottolinea Unipol nella presentazione dell'evento - di mutualismo spontaneo o non strutturato. Si assiste così a nuove esperienze partecipative e collettive, con il passaggio da logiche esclusivamente individualistiche ad altre più condivise: sharing economy, collaborative economy, circular economy, big data, open data. Fenomeni - sottolinea Unipol - in rapida evoluzione che chiamano il modo economico e imprenditoriale, e quello assicurativo in particolare, a studiare e a migliorarsi per comprendere i nuovi bisogni e le nuove esigenze, al fine di sviluppare e qualificare ulteriormente il proprio ruolo sociale nella capacità di continuare ad offrire in futuro sicurezza, resilienza e benessere alle comunità ove opera".

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