Aviva continua a migliorare in Italia
Il ceo Dixneuf: siamo in anticipo rispetto al nostro piano di trasformazione e sviluppo
28/08/2014
Il gruppo Aviva ha chiuso il primo semestre 2014 con un generale miglioramento dei principali indicatori, come mostrato dal positivo andamento del cash flow (+7%), dell'utile operativo (+4%), del valore del new business (+9), a cui si aggiunge una diminuzione delle spese (-8%) e del combined ratio operativo (-0,7%).
Anche per quanto riguarda il mercato italiano le performance semestrali di Aviva si sono dimostrate positive, contribuendo in modo significativo ai progressi mostrati dal gruppo: l'utile operativo, in Italia, ha raggiunto gli 88 milioni di euro, superiore del 13% rispetto a quanto registrato al termine dei primi sei mesi del 2013; le spese sono state pari a 48 milioni di euro, con un risparmio del 5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre il valore del new business è cresciuto del 49%, portandosi a quota 32 milioni di euro; in questo contesto, la compagnia ha registrato un incremento significativo del Pvnbp (+24%) in presenza di un importante miglioramento dei margini, risultato conseguito grazie al completo rinnovamento della gamma prodotti, all'introduzione di prodotti a tasso minimo garantito 0% e a una decisa focalizzazione sul segmento della protezione. In miglioramento (-0,8%) anche il combined ratio operativo, che tocca quota 95,2%: il segmento danni ha evidenziato dati positivi sia nei rami elementari, sia nell'auto.
Siamo soddisfatti - ha spiegato il ceo di Aviva in Italia, Patrick Dixneuf (nella foto) - di questi risultati e dei due importanti obiettivi conseguiti nell'ambito del nostro piano di trasformazione: il perfezionamento della vendita di Eurovita e la semplificazione e l'estensione dei nostri accordi con UniCredit e Ubi Banca. Valutiamo in modo molto positivo anche il contributo apportato dalla nostra rete agenziale. Il conseguimento di questi traguardi - ha sottolineato Dixneuf - rappresenta un ulteriore deciso passo di Aviva in Italia. Siamo in anticipo rispetto al nostro piano di trasformazione e sviluppo, continueremo a dare il massimo per portare a termine questo importante programma di cambiamento".
Anche per quanto riguarda il mercato italiano le performance semestrali di Aviva si sono dimostrate positive, contribuendo in modo significativo ai progressi mostrati dal gruppo: l'utile operativo, in Italia, ha raggiunto gli 88 milioni di euro, superiore del 13% rispetto a quanto registrato al termine dei primi sei mesi del 2013; le spese sono state pari a 48 milioni di euro, con un risparmio del 5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre il valore del new business è cresciuto del 49%, portandosi a quota 32 milioni di euro; in questo contesto, la compagnia ha registrato un incremento significativo del Pvnbp (+24%) in presenza di un importante miglioramento dei margini, risultato conseguito grazie al completo rinnovamento della gamma prodotti, all'introduzione di prodotti a tasso minimo garantito 0% e a una decisa focalizzazione sul segmento della protezione. In miglioramento (-0,8%) anche il combined ratio operativo, che tocca quota 95,2%: il segmento danni ha evidenziato dati positivi sia nei rami elementari, sia nell'auto.
Siamo soddisfatti - ha spiegato il ceo di Aviva in Italia, Patrick Dixneuf (nella foto) - di questi risultati e dei due importanti obiettivi conseguiti nell'ambito del nostro piano di trasformazione: il perfezionamento della vendita di Eurovita e la semplificazione e l'estensione dei nostri accordi con UniCredit e Ubi Banca. Valutiamo in modo molto positivo anche il contributo apportato dalla nostra rete agenziale. Il conseguimento di questi traguardi - ha sottolineato Dixneuf - rappresenta un ulteriore deciso passo di Aviva in Italia. Siamo in anticipo rispetto al nostro piano di trasformazione e sviluppo, continueremo a dare il massimo per portare a termine questo importante programma di cambiamento".
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