Risiko bancario, le mosse di Unicredit e Crédit Agricole su Banco Bpm
La Banque Verte rinuncia all'opa e salirà al 19,8% di piazza Meda

Crédit Agricole non lancerà l'opa su Banco Bpm, come precisa il gruppo nella nota in cui ha annunciato che la Bce ha dato il via libera a salire fino al 19,9% del capitale della banca italiana. Crédit Agricole intende esercitare l’opzione per salire fino al 19,8%, convertendo gli strumenti derivati che ha in portafoglio (dopo l’autorizzazione da parte di Bankitalia).
La Banque Verte ha sottoscritto nel quarto trimestre del 2024 e nel primo trimestre del 2025 strumenti finanziari che hanno portato la sua posizione nel capitale di Piazza Meda, tramite derivati, al 9,9%.
L’istituto ribadisce che l’aumento della quota "è coerente con la strategia di investitore a lungo termine e partner di Banco Bpm", e che non intende lanciare un’offerta pubblica.
Intanto la Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’ops di Unicredit su Banco Bpm, con il periodo di adesione fissato tra il 28 aprile e il 23 giugno.
In caso di adesione integrale, ai prezzi di ieri, l’operazione vale 13,9 miliardi di euro, come riporta il documento di offerta pubblicato da Unicredit dopo il via libera della Consob. Sempre in caso di adesione integrale, agli azionisti di Banco Bpm saranno consegnate azioni per un valore pari al 14,55% del capitale di Unicredit.
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