Generali, la versione di Greco
Il ceo del Leone ha parlato con gli analisti finanziari nel corso di una conference call: ecco cosa ha detto
28/01/2016
Dopo l’annuncio dell’uscita dal gruppo Generali, ieri pomeriggio Mario Greco ha tenuto una conference call con gli analisti finanziari. Greco ha affermato che la decisione di non restare nella compagnia non ha nulla a che vedere con gli obiettivi finanziari della società, o con la fiducia di poterli raggiungere. Rispondendo agli analisti, il ceo, che passerà al timone di Zurich, ha poi affermato che probabilmente sarebbe stato indisponibile a un secondo mandato a Trieste, anche senza un’offerta da parte del gruppo svizzero.
Greco ha anche detto che il piano di successione per il ruolo di ceo di Generali sarà presentato “tra una settimana circa” e che sarà lui stesso a illustrarlo, aggiungendo di essere “rattristato a livello personale” del fatto che non vedrà la conclusione del piano del gruppo presentato lo scorso maggio. Il ceo ha anche indicato che le trattative per il rinnovo del suo contratto con Generali andavano avanti dallo scorso giugno.
Frizioni con i soci
Il gruppo Generali, dopo la conference call di Mario Greco con gli analisti, ha specificato che “l’indisponibilità a un altro mandato non è dipesa da nessun specifico contrasto, né conflitto con gli azionisti che, al contrario, in questi tre anni hanno sempre fornito pieno supporto alla strategia e alla sua esecuzione”. Tuttavia Greco, nel corso della conference ha accennato alla distanza di vedute con i soci sul suo ruolo in azienda emersa nel corso delle trattative sul rinnovo del mandato, ma ha precisato che queste frizioni “non hanno avuto nulla a che fare sulla creazione di valore nella compagnia” e che “non ci sono state discussioni sulla possibile creazione di valore”. Greco ha detto che anche guardando indietro supporterebbe tutte le decisioni che sono state prese in Generali. E ha poi escluso che nel gruppo ci sia “un problema di governance”, quanto “di scelte”.
Buoni i risultati finanziari 2015
Parlando con gli analisti, il ceo di Generali ha precisato che “non ci sono mai state incertezze” sulle strategie del gruppo. Greco ha rivendicato di aver ripristinato, durante il periodo alla guida della compagnia, il capitale dell'azienda, la sua posizione finanziaria e di aver pienamente completato il programma di turnaround. Il group ceo ha riferito che i risultati finanziari a fine 2015 saranno buoni e in linea con i target finanziari al 2018 che prevedono dividendi totali superiori ai 5 miliardi, un flusso di cassa netto cumulativo di oltre 7 miliardi e ulteriori risparmi di costo cumulativi per 500 milioni, per un totale di 1,5 miliardi nell'arco temporale 2012-2018.
Greco ha infine, ha salutato gli analisti sottolineando che “è stato un privilegio” lavorare in Generali, “anche se nulla dura per sempre”.
Minali: gli obiettivi non cambiano
Nel corso della conference call anche il direttore finanziario, Alberto Minali, ha ribadito per parte sua gli obiettivi della compagnia. A Minali è stato chiesto quali siano i suoi rapporti con gli azionisti della compagnia e quando scada il suo mandato. Il direttore finanziario, ha chiarito lo stesso Greco, è un dipendente a tempo indeterminato. Quanto ai legami con i soci, Minali ha detto di voler avere un rapporto con tutti gli azionisti, auspicando poi di poter realizzare un lavoro di qualità per tutti i soci.
Per il dopo-Greco spunta il nome di Monica Mondarini
Tra i nomi che in queste ore circolano per la successione alla guida del gruppo Generali, compare insistentemente quello di Monica Mondarini, amministratore delegato di Cir e del gruppo L’Espresso. Interpellato su queste indiscrezioni, il presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti ha spiegato: “lavoro con Monica Mondardini ormai da otto anni, sta facendo benissimo sia in Espresso sia in Cir. Ho grande rispetto per lei – ha sottolineato De Benedetti – e mi auguro che resti con noi. Il fatto che il suo nome sia accostato a un gruppo così importante come Generali testimonia le sue qualità e la sua forza”.
Greco ha anche detto che il piano di successione per il ruolo di ceo di Generali sarà presentato “tra una settimana circa” e che sarà lui stesso a illustrarlo, aggiungendo di essere “rattristato a livello personale” del fatto che non vedrà la conclusione del piano del gruppo presentato lo scorso maggio. Il ceo ha anche indicato che le trattative per il rinnovo del suo contratto con Generali andavano avanti dallo scorso giugno.
Frizioni con i soci
Il gruppo Generali, dopo la conference call di Mario Greco con gli analisti, ha specificato che “l’indisponibilità a un altro mandato non è dipesa da nessun specifico contrasto, né conflitto con gli azionisti che, al contrario, in questi tre anni hanno sempre fornito pieno supporto alla strategia e alla sua esecuzione”. Tuttavia Greco, nel corso della conference ha accennato alla distanza di vedute con i soci sul suo ruolo in azienda emersa nel corso delle trattative sul rinnovo del mandato, ma ha precisato che queste frizioni “non hanno avuto nulla a che fare sulla creazione di valore nella compagnia” e che “non ci sono state discussioni sulla possibile creazione di valore”. Greco ha detto che anche guardando indietro supporterebbe tutte le decisioni che sono state prese in Generali. E ha poi escluso che nel gruppo ci sia “un problema di governance”, quanto “di scelte”.
Buoni i risultati finanziari 2015
Parlando con gli analisti, il ceo di Generali ha precisato che “non ci sono mai state incertezze” sulle strategie del gruppo. Greco ha rivendicato di aver ripristinato, durante il periodo alla guida della compagnia, il capitale dell'azienda, la sua posizione finanziaria e di aver pienamente completato il programma di turnaround. Il group ceo ha riferito che i risultati finanziari a fine 2015 saranno buoni e in linea con i target finanziari al 2018 che prevedono dividendi totali superiori ai 5 miliardi, un flusso di cassa netto cumulativo di oltre 7 miliardi e ulteriori risparmi di costo cumulativi per 500 milioni, per un totale di 1,5 miliardi nell'arco temporale 2012-2018.
Greco ha infine, ha salutato gli analisti sottolineando che “è stato un privilegio” lavorare in Generali, “anche se nulla dura per sempre”.
Minali: gli obiettivi non cambiano
Nel corso della conference call anche il direttore finanziario, Alberto Minali, ha ribadito per parte sua gli obiettivi della compagnia. A Minali è stato chiesto quali siano i suoi rapporti con gli azionisti della compagnia e quando scada il suo mandato. Il direttore finanziario, ha chiarito lo stesso Greco, è un dipendente a tempo indeterminato. Quanto ai legami con i soci, Minali ha detto di voler avere un rapporto con tutti gli azionisti, auspicando poi di poter realizzare un lavoro di qualità per tutti i soci.
Per il dopo-Greco spunta il nome di Monica Mondarini
Tra i nomi che in queste ore circolano per la successione alla guida del gruppo Generali, compare insistentemente quello di Monica Mondarini, amministratore delegato di Cir e del gruppo L’Espresso. Interpellato su queste indiscrezioni, il presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti ha spiegato: “lavoro con Monica Mondardini ormai da otto anni, sta facendo benissimo sia in Espresso sia in Cir. Ho grande rispetto per lei – ha sottolineato De Benedetti – e mi auguro che resti con noi. Il fatto che il suo nome sia accostato a un gruppo così importante come Generali testimonia le sue qualità e la sua forza”.
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