Fsi esce da Generali, cedendo il residuo 1,9%
Il fondo, controllato da Cdp, completa così l'operazioni prevista nell'accordo del dicembre 2012
08/07/2014
Fsi ha completato il collocamento dell'1,9% della partecipazione residua detenuta in Generali. Si tratta in totale di circa 30 milioni di azioni cedute a un prezzo di 15,7 euro per share, per un controvalore complessivo di 467,5 milioni. Fsi, fondo detenuto dalla Cassa depositi e prestiti, ha annunciato in una nota di aver realizzato, grazie all'operazione, un ritorno sull'investimento di oltre il 30%, pari a 276,6 milioni, di cui 45,4 milioni relativi all'incasso di dividendi durante il periodo dell'investimento e 231,2 milioni di plusvalenza. Il profitto sarà ripartito tra i soci di Fsi, ovvero Cdp, Fintecna e Banca d'Italia.
Dopo il collocamento di un'altra quota di circa il 2,5%, avvenuta nelle scorse settimane, in mano a Cdp non resta nulla della partecipazione, pari al 4,48%, ricevuta nell'ambito dell'accordo del 2012, quando Bankitalia aveva girato la propria partecipazione al fondo. L'operazione è stata effettuata ieri sera a mercati chiusi attraverso una procedura accelerata riservata a investitori qualificati italiani ed esteri. Fsi ha ritenuto evidentemente le condizioni di mercato favorevoli per la vendita, perché, da accordo, avrebbe potuto attendere sino alla fine del 2015.
Dopo il collocamento di un'altra quota di circa il 2,5%, avvenuta nelle scorse settimane, in mano a Cdp non resta nulla della partecipazione, pari al 4,48%, ricevuta nell'ambito dell'accordo del 2012, quando Bankitalia aveva girato la propria partecipazione al fondo. L'operazione è stata effettuata ieri sera a mercati chiusi attraverso una procedura accelerata riservata a investitori qualificati italiani ed esteri. Fsi ha ritenuto evidentemente le condizioni di mercato favorevoli per la vendita, perché, da accordo, avrebbe potuto attendere sino alla fine del 2015.
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