Groupama Assicurazioni, Yuri Narozniak diventa dg
Il nuovo ad è Charles de Tinguy. Approvata la semestrale, che vede utili in aumento ma un calo del giro d’affari
23/09/2016
Cambio al vertice di Groupama Assicurazioni: il nuovo amministratore delegato è Charles de Tinguy, in sostituzione di Dominique Uzel, mentre il nuovo direttore generale è Yuri Narozniak (nella foto).
De Tinguy, 63 anni, una lunghissima esperienza nel gruppo francese con incarichi dirigenziali internazionali in vari Paesi, tra cui anche in Italia nel periodo che va dal 1994 all’acquisizione di Nuova Tirrena nel 2007. Il precedente ad Uzel tornerà a dedicarsi interamente al ruolo di direttore internazionale, a cui fanno capo gli 11 Paesi del perimetro. “Ringrazio innanzitutto Dominique Uzel per avermi scelto come suo successore – ha detto de Tinguy – e per avermi dato nuovamente la possibilità di guidare una compagnia che ho visto nascere e che ritrovo oggi solida, profittevole e ancora più competitiva per affrontare le sfide che attendono il settore assicurativo per il prossimo futuro”.
Narozniak, 48 anni, anch’egli una consolidata carriera all’interno del gruppo sia in Francia che all’estero e dal 2014 vice direttore di Groupama Assicurazioni, ruolo che aveva già ricoperto in Cina dal 2011 al 2013, viene nominato direttore generale. “Abbiamo come obiettivi principali – ha spiegato Narozniak – quelli di rinforzare la solidità finanziaria della società, attraverso un ulteriore miglioramento della redditività del business e attuare la trasformazione digitale, così da proporre un'offerta distintiva di prodotti e servizi, oltre che processi più veloci e efficienti. Abbiamo l’ambizione di competere con i top player sul mercato italiano, al quale il gruppo riconosce un alto potenziale di sviluppo, garantendo investimenti per supportare la nostra rete agenziale e i partner”.
I risultati del primo semestre 2016
La seduta del cda è proseguita con l’approvazione dei risultati economici del primo semestre 2016 che evidenziano una buona redditività. L’utile netto è cresciuto del 10,2% rispetto ai sei mesi dello scorso anno, portandosi a quota 25,9 milioni di euro. Migliora (1,2 punti) anche il combined ratio danni (94,5%).
In una nota, la compagnia spiega che “in uno scenario generale di contrazione dei premi assicurativi, il giro d’affari complessivo si attesta a 747 milioni di euro, in calo del 13% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e leggermente al di sotto delle previsioni sull’anno. Tale riduzione – osserva Groupama – va attribuita ad una scelta strategica effettuata dalla Compagnia nel settore Vita, oltre che, per quanto riguarda il settore danni, alla riduzione dei premi auto, fenomeno comune a tutto il mercato”.
In particolare, il settore danni registra una riduzione del -4,5%, mentre è buona la performance dei rami non auto, che per il terzo anno consecutivo registrano un andamento migliore del mercato: ottimi i risultati del settore Abitazione che registra in incremento del +7,5% e del settore Imprese che registra un incremento del +10,8%. Nel settore Vita la riduzione del -32,3% dei premi totali (da 286,7 milioni di euro a 194,1 milioni di euro), “frutto della strategia di riposizionamento della nuova produzione mirata a settori maggiormente redditizi, rispetto ai prodotti di risparmio tradizionali (ramo I)”, precisa la nota di Groupama.
De Tinguy, 63 anni, una lunghissima esperienza nel gruppo francese con incarichi dirigenziali internazionali in vari Paesi, tra cui anche in Italia nel periodo che va dal 1994 all’acquisizione di Nuova Tirrena nel 2007. Il precedente ad Uzel tornerà a dedicarsi interamente al ruolo di direttore internazionale, a cui fanno capo gli 11 Paesi del perimetro. “Ringrazio innanzitutto Dominique Uzel per avermi scelto come suo successore – ha detto de Tinguy – e per avermi dato nuovamente la possibilità di guidare una compagnia che ho visto nascere e che ritrovo oggi solida, profittevole e ancora più competitiva per affrontare le sfide che attendono il settore assicurativo per il prossimo futuro”.
Narozniak, 48 anni, anch’egli una consolidata carriera all’interno del gruppo sia in Francia che all’estero e dal 2014 vice direttore di Groupama Assicurazioni, ruolo che aveva già ricoperto in Cina dal 2011 al 2013, viene nominato direttore generale. “Abbiamo come obiettivi principali – ha spiegato Narozniak – quelli di rinforzare la solidità finanziaria della società, attraverso un ulteriore miglioramento della redditività del business e attuare la trasformazione digitale, così da proporre un'offerta distintiva di prodotti e servizi, oltre che processi più veloci e efficienti. Abbiamo l’ambizione di competere con i top player sul mercato italiano, al quale il gruppo riconosce un alto potenziale di sviluppo, garantendo investimenti per supportare la nostra rete agenziale e i partner”.
I risultati del primo semestre 2016
La seduta del cda è proseguita con l’approvazione dei risultati economici del primo semestre 2016 che evidenziano una buona redditività. L’utile netto è cresciuto del 10,2% rispetto ai sei mesi dello scorso anno, portandosi a quota 25,9 milioni di euro. Migliora (1,2 punti) anche il combined ratio danni (94,5%).
In una nota, la compagnia spiega che “in uno scenario generale di contrazione dei premi assicurativi, il giro d’affari complessivo si attesta a 747 milioni di euro, in calo del 13% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e leggermente al di sotto delle previsioni sull’anno. Tale riduzione – osserva Groupama – va attribuita ad una scelta strategica effettuata dalla Compagnia nel settore Vita, oltre che, per quanto riguarda il settore danni, alla riduzione dei premi auto, fenomeno comune a tutto il mercato”.
In particolare, il settore danni registra una riduzione del -4,5%, mentre è buona la performance dei rami non auto, che per il terzo anno consecutivo registrano un andamento migliore del mercato: ottimi i risultati del settore Abitazione che registra in incremento del +7,5% e del settore Imprese che registra un incremento del +10,8%. Nel settore Vita la riduzione del -32,3% dei premi totali (da 286,7 milioni di euro a 194,1 milioni di euro), “frutto della strategia di riposizionamento della nuova produzione mirata a settori maggiormente redditizi, rispetto ai prodotti di risparmio tradizionali (ramo I)”, precisa la nota di Groupama.
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