Zurich group, 3,2 miliardi di dollari di utile netto
Mario Greco fiducioso sui target al 2019: non facili da raggiungere, ma sono realistici
09/02/2017
Il gruppo Zurich ha chiuso il 2016 con un utile netto di 3,2 miliardi di dollari, in crescita del 75% rispetto all’anno precedente, così come sale anche l’utile operativo, che si porta a 4,5 miliardi (+55%). In una nota, il gruppo svizzero spiega che le buone performance si devono al miglioramento della redditività del segmento danni (general insurance), e alla continua crescita del comparto vita (global life), così come all’andamento della controllata americana Farmers.
Il group ceo di Zurich, Mario Greco (nella foto), ha espresso soddisfazione per i risultati e sottolineando che il gruppo ha generato “risparmi per 300 milioni di dollari come promesso: i nostri obiettivi a lungo termine – ha sottolineato – sono realistici e raggiungibili, il che ha permesso al board di proporre un dividendo di 17 franchi per azione a titolo del 2016”. Il gruppo svizzero, dunque, conferma i target 2017-2019, ovvero un bopat roe (business operating profit after tax return on equity) di oltre il 12%, risparmi netti per 1,5 miliardi di dollari e una liquidità per 9,5 miliardi. Rispondendo alle domande nel corso della conference call di presentazione dei risultati operativi, Greco ha precisato che Zurich ha ancora una lunga strada da percorrere. “I risultati al 2019 non sono facili da raggiungere, ma sono fiducioso”, ha osservato, mettendo un particolare accento sulla “incredibile forza” di una compagnia globale che punta a una ulteriore semplificazione “per essere veloci a reagire e servire meglio i clienti. L’industria assicurativa si è guadagnata una cattiva reputazione per i servizi in passato – ha spiegato Greco – e Zurich sta innovando e vuole diventare una compagnia eccellente proprio nei servizi assicurativi”.
Il ceo ha anche indicato che nell’attuale situazione di sviluppo tecnologico sarà difficile assistere alla creazione di nuovi posti di lavoro nei prossimi anni: tuttavia, ha precisato, “Zurich è una compagnia impegnata a raggiungere i target, non tagli dell’organico”, ricordando che il gruppo impiega 55mila addetti in tutto il mondo. Quanto a possibili problemi per le attività negli Stati Uniti, all’indomani dell’insediamento della nuova amministrazione del presidente Donald Trump, Greco ha precisato che Zurich non è “un gruppo straniero negli Usa”, visto che opera in quel mercato con una società americana: la già citata Farmers.
Il group ceo di Zurich, Mario Greco (nella foto), ha espresso soddisfazione per i risultati e sottolineando che il gruppo ha generato “risparmi per 300 milioni di dollari come promesso: i nostri obiettivi a lungo termine – ha sottolineato – sono realistici e raggiungibili, il che ha permesso al board di proporre un dividendo di 17 franchi per azione a titolo del 2016”. Il gruppo svizzero, dunque, conferma i target 2017-2019, ovvero un bopat roe (business operating profit after tax return on equity) di oltre il 12%, risparmi netti per 1,5 miliardi di dollari e una liquidità per 9,5 miliardi. Rispondendo alle domande nel corso della conference call di presentazione dei risultati operativi, Greco ha precisato che Zurich ha ancora una lunga strada da percorrere. “I risultati al 2019 non sono facili da raggiungere, ma sono fiducioso”, ha osservato, mettendo un particolare accento sulla “incredibile forza” di una compagnia globale che punta a una ulteriore semplificazione “per essere veloci a reagire e servire meglio i clienti. L’industria assicurativa si è guadagnata una cattiva reputazione per i servizi in passato – ha spiegato Greco – e Zurich sta innovando e vuole diventare una compagnia eccellente proprio nei servizi assicurativi”.
Il ceo ha anche indicato che nell’attuale situazione di sviluppo tecnologico sarà difficile assistere alla creazione di nuovi posti di lavoro nei prossimi anni: tuttavia, ha precisato, “Zurich è una compagnia impegnata a raggiungere i target, non tagli dell’organico”, ricordando che il gruppo impiega 55mila addetti in tutto il mondo. Quanto a possibili problemi per le attività negli Stati Uniti, all’indomani dell’insediamento della nuova amministrazione del presidente Donald Trump, Greco ha precisato che Zurich non è “un gruppo straniero negli Usa”, visto che opera in quel mercato con una società americana: la già citata Farmers.
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