Groupama Assicurazioni, utile netto a 33,5 milioni di euro: +4,4%
La compagnia cresce dei rami danni non auto e nel segmento unit-linked
17/03/2017
Groupama Assicurazioni, filiale italiana di Groupama Sa, ha chiuso il 2016 registrando una crescita dell’utile netto, attestatosi a 33,5 milioni di euro (era a 32,1 milioni nel 2015: +4,4%). La raccolta complessiva, che è pari a 1,4 miliardi di euro, registra una riduzione dei premi nell’Rc auto e nelle gestioni separate; parallelamente, la compagnia vede un forte sviluppo in segmenti considerati ad alta redditività, come con il ramo III del vita, e nei rami danni non auto, sui quali è stata indirizzata la nuova produzione.
Nel dettaglio, l’area vita ha visto una considerevole crescita della raccolta nelle unit-linked, aumentata 54% rispetto al 2015 e attestatasi a 61,4 milioni di euro. Questa crescita, sottolinea la compagnia in una nota, è frutto “del forte engagement della rete agenziale”. Positivo è anche l’andamento dell’area Protection, che avanza del 13% rispetto al 2015, questa volta su impulso del canale bancassicurativo. La redditività vita risulta in netto miglioramento e il new business value evidenzia una forte crescita (+41%) rispetto allo scorso anno.
Nell’area danni la raccolta complessiva cala leggermente (-2%), scontando la difficile situazione del mercato Rca, dove la raccolta è diminuita del 5%, sebbene in termini di portafoglio il segmento è in ripresa (+12,1% il numero di pezzi venduti). La compagnia registra un miglioramento del business mix a favore dei rami non auto, che raggiungono i 351,5 milioni di euro (erano a quota 340 nel 2015: +3,2%). Le migliori performance sono arrivate dai settori Abitazione, Imprese e Infortuni.
Sul fronte della redditività, il combined ratio passa da 95,7% a 100,3%, “a causa dell’eccezionalità degli eventi catastrofali (terremoto) registrati nel corso dell’anno e del significativo aumento dei sinistri gravi auto che le fonti Istat indicano comune a tutto il mercato”, spiega la compagnia.
Secondo il dg di Groupama Assicurazioni, Yuri Narozniak, il 2016, al netto degli eventi catastrofali eccezionali che lo hanno caratterizzato, “conferma la pertinenza delle azioni avviate dal 2015 per rinforzare la solidità tecnica della compagnia, in un mercato sempre più competitivo. A una gestione operativa efficiente – ha osservato – si affiancano importanti investimenti in innovazione digitale, sostenuti anche dal gruppo, che ci consentono di lanciare sul mercato innovativi servizi e portano significativi benefici per la nostra rete agenziale e i nostri clienti”. L’amministratore delegato della compagnia Italia, Charles de Tinguy ha sottolineato l’importanza del mercato italiano per la casa madre. A livello di gruppo, infatti, l’utile è sceso del 12,5% a 322 milioni di euro, appesantito da un onere di 88 milioni per il deprezzamento della filiale turca e da sinistri più costosi. “L’Italia – ha detto de Tinguy – è un mercato chiave per il nostro gruppo, sia rispetto allo sviluppo internazionale di cui costituisce oltre il 50% in termini di giro d’affari, sia rispetto alla contribuzione al margine di casa madre. Consolideremo la nostra crescita per linee interne: stiamo procedendo all’apertura di nuove agenzie, ed è sempre più riconosciuto dalla casa madre il nostro contributo in termini di innovazione”.
Nella foto: l'ad di Groupama, Charles de Thinguy
Nel dettaglio, l’area vita ha visto una considerevole crescita della raccolta nelle unit-linked, aumentata 54% rispetto al 2015 e attestatasi a 61,4 milioni di euro. Questa crescita, sottolinea la compagnia in una nota, è frutto “del forte engagement della rete agenziale”. Positivo è anche l’andamento dell’area Protection, che avanza del 13% rispetto al 2015, questa volta su impulso del canale bancassicurativo. La redditività vita risulta in netto miglioramento e il new business value evidenzia una forte crescita (+41%) rispetto allo scorso anno.
Nell’area danni la raccolta complessiva cala leggermente (-2%), scontando la difficile situazione del mercato Rca, dove la raccolta è diminuita del 5%, sebbene in termini di portafoglio il segmento è in ripresa (+12,1% il numero di pezzi venduti). La compagnia registra un miglioramento del business mix a favore dei rami non auto, che raggiungono i 351,5 milioni di euro (erano a quota 340 nel 2015: +3,2%). Le migliori performance sono arrivate dai settori Abitazione, Imprese e Infortuni.
Sul fronte della redditività, il combined ratio passa da 95,7% a 100,3%, “a causa dell’eccezionalità degli eventi catastrofali (terremoto) registrati nel corso dell’anno e del significativo aumento dei sinistri gravi auto che le fonti Istat indicano comune a tutto il mercato”, spiega la compagnia.
Secondo il dg di Groupama Assicurazioni, Yuri Narozniak, il 2016, al netto degli eventi catastrofali eccezionali che lo hanno caratterizzato, “conferma la pertinenza delle azioni avviate dal 2015 per rinforzare la solidità tecnica della compagnia, in un mercato sempre più competitivo. A una gestione operativa efficiente – ha osservato – si affiancano importanti investimenti in innovazione digitale, sostenuti anche dal gruppo, che ci consentono di lanciare sul mercato innovativi servizi e portano significativi benefici per la nostra rete agenziale e i nostri clienti”. L’amministratore delegato della compagnia Italia, Charles de Tinguy ha sottolineato l’importanza del mercato italiano per la casa madre. A livello di gruppo, infatti, l’utile è sceso del 12,5% a 322 milioni di euro, appesantito da un onere di 88 milioni per il deprezzamento della filiale turca e da sinistri più costosi. “L’Italia – ha detto de Tinguy – è un mercato chiave per il nostro gruppo, sia rispetto allo sviluppo internazionale di cui costituisce oltre il 50% in termini di giro d’affari, sia rispetto alla contribuzione al margine di casa madre. Consolideremo la nostra crescita per linee interne: stiamo procedendo all’apertura di nuove agenzie, ed è sempre più riconosciuto dalla casa madre il nostro contributo in termini di innovazione”.
Nella foto: l'ad di Groupama, Charles de Thinguy
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