I celebri Lloyd's di Bruxelles
Gli assicuratori confermano l'intenzione di aprire una filiale nel cuore dell'Europa
30/03/2017
A un giorno dall’inizio ufficiale della procedura che porterà il Regno Unito a uscire dall’Unione Europea, i Lloyd’s si attrezzano per non perdere preziose porzioni del proprio business. In occasione del disvelamento dei risultati per l’anno scorso, gli assicuratori di Londra hanno confermato che apriranno una filiale a Bruxelles e che sarà operativa entro il primo gennaio 2019.
Non è ancora chiaro, tuttavia, quali saranno i reali rischi per le società del Regno Unito che hanno rapporti commerciali con l’Europa e quali saranno le mosse migliori per salvaguardarli.
Fin dal giorno dopo il referendum che ha diviso le strade di Gran Bretagna e Unione Europea, i Lloyd’s si sono affrettati a confermare, come disse il ceo Inga Baele, "che le attività di business potranno continuare senza interruzioni quando il Regno Unito lascerà la Ue".
Al di là delle iniziative delle singole imprese, i nodi principali dovranno essere sciolti nei negoziati: "l’attivazione dell’Articolo 50 – ha ricordato Michaela Koller, dg di Insurance Europe – segna l’inizio di un processo complicato che potrebbe avere un impatto significativo sul futuro della crescita sia in Europa sia nel Regno Unito. È importante, quindi, che i prossimi negoziati siano al servizio dei cittadini e delle imprese".
Per quanto riguarda i conti, i Lloyd's chiudono il 2016 con profitti lordi a 2,1 miliardi sterline, senza variazioni rispetto al 2015, ma con un combined ratio in netto peggioramento al 97,7% contro il 90% dell'anno precedente. Il livello dei sinistri è stato il quinto più alto dal 2000 e al di sopra della media sul lungo periodo. In più, le condizioni di mercato sono state molto impegnative per effetto di una continua pressione dei prezzi verso il basso.
Infine, la raccolta lorda è cresciuta a 29,9 miliardi di sterline contro i 26,7 miliardi del 31 dicembre 2015.
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