Aviva vende in Spagna
La mossa arriva a un mese dalla cessione di Avipop e Avipop Vita a Banco Bpm
15/09/2017
Dopo aver venduto, in Italia, le proprie partecipazioni nella joint venture Avipop Assicurazioni e in Avipop Vita (acquistate da Banco Bpm), il gruppo Aviva ora cede anche alcune sue attività in Spagna. La vendita era stata già annunciata lo scorso maggio e porterà nelle casse del gruppo 475 milioni di euro: il deal prevede la cessione alla compagnia assicurativa spagnola Santalucìa, del 50% della partecipazione in Unicorp Vida e Caja España Vida, e dell’intero business vita e previdenza di Aviva Vida y Pensiones. In Spagna Aviva continuerà a possedere quote della sua joint venture vita con Caja Granada e Cajamurcia (gruppo Banco Mare Nostrum) e con Pelayo Group.
Le cessioni in Italia
Come accennato, il deal odierno fa seguito alla cessione di Avipop Assicurazioni e Avipop Vita, società che distribuiscono in Italia prodotti assicurativi nei rami vita e danni attraverso la rete di sportelli bancari di Banco Bpm. L’annuncio, fatto lo scorso agosto, faceva seguito alla notifica ricevuta da Aviva il 29 giugno, quando Banco Bpm aveva espresso l’intenzione di non rinnovare l’accordo di distribuzione con Aviva. Nel 2016, i due business hanno contribuito per 0,2 miliardi di sterline ai net asset di Aviva, generando approssimativamente 14 milioni di sterline di utile operativo, al lordo delle tasse. Questa transazione, aveva spiegato ad agosto Maurice Tulloch, ceo international insurance di Aviva, “genererà valore per gli azionisti di Aviva e ci permetterà di investire ulteriormente nella nostra crescita futura. Ho fiducia nelle prospettive di Aviva in Italia, siamo in una buona posizione per far crescere ulteriormente il business insieme ai nostri partner e investendo nel digitale”.
Le cessioni in Italia
Come accennato, il deal odierno fa seguito alla cessione di Avipop Assicurazioni e Avipop Vita, società che distribuiscono in Italia prodotti assicurativi nei rami vita e danni attraverso la rete di sportelli bancari di Banco Bpm. L’annuncio, fatto lo scorso agosto, faceva seguito alla notifica ricevuta da Aviva il 29 giugno, quando Banco Bpm aveva espresso l’intenzione di non rinnovare l’accordo di distribuzione con Aviva. Nel 2016, i due business hanno contribuito per 0,2 miliardi di sterline ai net asset di Aviva, generando approssimativamente 14 milioni di sterline di utile operativo, al lordo delle tasse. Questa transazione, aveva spiegato ad agosto Maurice Tulloch, ceo international insurance di Aviva, “genererà valore per gli azionisti di Aviva e ci permetterà di investire ulteriormente nella nostra crescita futura. Ho fiducia nelle prospettive di Aviva in Italia, siamo in una buona posizione per far crescere ulteriormente il business insieme ai nostri partner e investendo nel digitale”.
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