Cattolica, sui conti pesa il subordinato
Utili in flessione nei primi tre mesi del 2018 ma risultato operativo e raccolta in crescita
11/05/2018
Cattolica chiude i primi tre mesi del 2018 con risultato operativo in aumento del 4% a 45 milioni di euro, rispetto al 31 marzo del 2017. Il valore, fanno sapere dalla compagnia, è in linea con gli obiettivi del piano industriale 2018-2020. Il Roe operativo si attesta al 4,9% e sconta "l'effetto degli interessi sul subordinato recentemente emesso e non include ancora il contributo delle joint venture con Banco Bpm, il cui effetto economico verrà consolidato a partire dal secondo trimestre del 2018". Sono del resto le stesse cose che pesano sugli utili: il netto consolidato si ferma a 25 milioni, in calo del 15,1%, mentre il risultato netto di gruppo, a 24 milioni, è in flessione del 20%.
Per quanto riguarda la raccolta premi complessiva, questa raggiunge i 1.332 milioni di euro, con una crescita dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. Nei premi danni, che crescono complessivamente dello 0,4% a 467 milioni, va forte il settore auto (+3,2%, 279 milioni), soprattutto per la crescita del premio medio e l'aumento del numero di polizze sottoscritte nella seconda parte del 2017. Il non auto invece flette del 3,5% a 188 milioni di euro, un dato che risente della fine della partnership con Banca Popolare di Vicenza. Il combined ratio passa dal 93,4% al 93,7%.
Nel ramo vita, la raccolta è in crescita a 863 milioni (+1,7%), grazie a una buona performance dei prodotti linked (+15%).
Il patrimonio netto consolidato è pari a 2.331 milioni di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2017, quando il dato si fermava a 2.108 milioni, "principalmente come conseguenza dell'aumento del capitale di terzi dovuto al consolidamento delle nuove società in partnership con Banco Bpm".
Infine, l'indice Solvency II del gruppo, che include la distribuzione del dividendo e la partnership con Banco Bpm, è pari al 199%.
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