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Aviva, semplificate le partenership con Ubi Banca e Unicredit

Al via la trasformazione del business vita in Italia. Costo dell'operazione, 25 milioni di sterline

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Aviva ridisegna le proprie partnership bancarie con Ubi e Unicredit in ottica di semplificazione e razionalizzazione degli incroci azionari. Il costo dell'operazione per Aviva prevede un esborso netto di circa 25 milioni di sterline. A conclusione del deal, scrive la compagnia in una nota, la transazione sarà in linea di massima neutrale sul capitale economico. 

Al momento la struttura è complessa perché vede la compagnia con due joint venture vita con Ubi (una al 50% da Aviva e una controllata al 50% da Aviva Spa, a sua volta joint venture vita tra Unicredit ed Aviva). Inoltre Aviva Spa possiede quote minoritarie in tre banche del gruppo Ubi che l'impresa britannica cederà a Ubi Banca. In base all'accordo, quindi, Aviva aumenterà la propria quota all'80% nelle joint venture che offrono prodotti ai clienti Ubi Banca, la quale manterrà il 20%. L'accordo di distribuzione di Aviva con Ubi Banca sarà prolungato dal 2015 al 2020 e si concentrerà su prodotti di risparmio e life protection. Come risultato dell'operazione, la relazione indiretta tra Unicredit e UBI Banca saranno separate.

Inoltre, Aviva Spa continuerà a essere detenuta per il 51% da Aviva ed entrerà in un nuovo accordo di cinque anni con Unicredit offrendo prodotti selezionati e una migliore efficienza del capitale.
"L'operazione - ha commentato David McMillan, ceo di Aviva Europe - rappresenta un passo importante nella trasformazione del nostro business in Italia. Insieme alla vendita delle nostre quote in Eurovita, questo accordo semplificherà la struttura di Aviva in Italia e migliorerà il valore del new business e l'efficienza del capitale".

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