Tutela legale, la diffusione delle polizze è triplicata nell’arco di vent’anni
Lo rivela uno studio promosso da Das, che ha analizzato i dati del settore dal 2000 a oggi
15/03/2019
Tra il 2000 e il 2017 è più che triplicato il mercato italiano delle polizze di tutela legale, con una raccolta premi cresciuta da 126 a 417 milioni di euro, pari a circa il 5% della raccolta complessiva realizzata dalle compagnie assicurative in Europa, con i primi nove mesi del 2018 ancora in crescita a 304 milioni di euro (+5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017). È lo scenario di un settore in costante crescita tracciato da Das in occasione dei suoi 60 anni di attività in Italia.
In Germania, dove circa una famiglia su due (40%) ha sottoscritto una polizza di tutela legale, la raccolta di premi lordi nel 2016 è stata di 3,48 miliardi di euro, quasi la metà dell’intero mercato europeo (43,97%) e il triplo della Francia (1,11 miliardi), che ha una quota del 14,76%. Seguono Olanda (7,83%, con una raccolta di 682 milioni di euro), Austria (6,24%, 543 milioni), Svizzera (6,16%, 536,25 milioni), Belgio (5,97%, 519,8 milioni) e Gran Bretagna (5,35%, 483,1 milioni).
Secondo i dati analizzati da Das, nel 2016 l’Austria è stato il Paese con il più elevato tasso di penetrazione delle assicurazioni di tutela legale (0,1565%), misurato come rapporto tra premi lordi e Pil, superando Belgio (0,1234%), Germania (0,1223%), Olanda (0,0989%), e Svizzera (0,0903%), realtà dove questo mercato è più maturo che altrove. L’Italia presenta un tasso di penetrazione (0,0248%) inferiore alla media dei Paesi analizzati (0,0357%) ma comunque superiore a quello di Grecia (0,0195%), Regno Unito (0,0205%) e Giappone (0,0145%). Das, inoltre, ha rilevato che nel 2016 in Europa gli svizzeri hanno speso mediamente più degli altri in questo genere di polizze (64,40 euro pro capite), seguiti da austriaci (62,49 euro) e tedeschi (46,59 euro). Al quarto posto il Belgio (45,95 euro), dove si è speso poco più che in Lussemburgo (42,25) e Olanda (40,17), mentre decisamente più staccata è la Francia (19,25). In Italia, dove questa copertura è venduta prevalentemente in abbinamento alla Rc auto, il premio pro capite è di soli 6,78 euro. A mostrare maggiore interesse verso questo tipo di polizze sono gli abitanti dell’Alto Adige, più vicini alla cultura tedesca.
“Anche le piccole e medie imprese italiane – spiega Roberto Grasso (nella foto), amministratore e direttore generale di Das (nella foto) – possono beneficiare delle assicurazioni di tutela legale. Le nostre aziende sono quotidianamente esposte a rischi di natura legale, sia in ambito penale e amministrativo, ad esempio per presunte violazioni collegate alle normative vigenti, sia in ambito civile. Esistono – aggiunge Grasso – polizze personalizzate per target specifici: per l’artigiano, per le figure apicali d’azienda, per i liberi professionisti, per l’impresa agricola o quella edile, per gli alberghi, per il condominio, per la scuola piuttosto che per le associazioni”.
In Germania, dove circa una famiglia su due (40%) ha sottoscritto una polizza di tutela legale, la raccolta di premi lordi nel 2016 è stata di 3,48 miliardi di euro, quasi la metà dell’intero mercato europeo (43,97%) e il triplo della Francia (1,11 miliardi), che ha una quota del 14,76%. Seguono Olanda (7,83%, con una raccolta di 682 milioni di euro), Austria (6,24%, 543 milioni), Svizzera (6,16%, 536,25 milioni), Belgio (5,97%, 519,8 milioni) e Gran Bretagna (5,35%, 483,1 milioni).
Secondo i dati analizzati da Das, nel 2016 l’Austria è stato il Paese con il più elevato tasso di penetrazione delle assicurazioni di tutela legale (0,1565%), misurato come rapporto tra premi lordi e Pil, superando Belgio (0,1234%), Germania (0,1223%), Olanda (0,0989%), e Svizzera (0,0903%), realtà dove questo mercato è più maturo che altrove. L’Italia presenta un tasso di penetrazione (0,0248%) inferiore alla media dei Paesi analizzati (0,0357%) ma comunque superiore a quello di Grecia (0,0195%), Regno Unito (0,0205%) e Giappone (0,0145%). Das, inoltre, ha rilevato che nel 2016 in Europa gli svizzeri hanno speso mediamente più degli altri in questo genere di polizze (64,40 euro pro capite), seguiti da austriaci (62,49 euro) e tedeschi (46,59 euro). Al quarto posto il Belgio (45,95 euro), dove si è speso poco più che in Lussemburgo (42,25) e Olanda (40,17), mentre decisamente più staccata è la Francia (19,25). In Italia, dove questa copertura è venduta prevalentemente in abbinamento alla Rc auto, il premio pro capite è di soli 6,78 euro. A mostrare maggiore interesse verso questo tipo di polizze sono gli abitanti dell’Alto Adige, più vicini alla cultura tedesca.
“Anche le piccole e medie imprese italiane – spiega Roberto Grasso (nella foto), amministratore e direttore generale di Das (nella foto) – possono beneficiare delle assicurazioni di tutela legale. Le nostre aziende sono quotidianamente esposte a rischi di natura legale, sia in ambito penale e amministrativo, ad esempio per presunte violazioni collegate alle normative vigenti, sia in ambito civile. Esistono – aggiunge Grasso – polizze personalizzate per target specifici: per l’artigiano, per le figure apicali d’azienda, per i liberi professionisti, per l’impresa agricola o quella edile, per gli alberghi, per il condominio, per la scuola piuttosto che per le associazioni”.
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