Generali Italia lancia la prima polizza basata sui criteri di sostenibilità
GeneraSviluppo Sostenibile è un prodotto vita in cui il cliente seleziona e misura l’impatto delle proprie scelte di investimento. La soluzione assicurativa è stata presentata questa mattina a Milano
21/11/2019
Una soluzione assicurativa che traduce nella pratica quelli che sono gli intenti dell’Agenda di sviluppo sostenibile 2030 dell’Onu. Nasce con questo intento il nuovo prodotto di Generali Italia battezzato GeneraSviluppo Sostenibile, una polizza che permette al cliente di investire secondo i propri valori in aziende sostenibili e misurare subito l’impatto della propria scelta.
Il nuovo prodotto è stato presentato questa mattina a Milano, alla presenza del top management della compagnia. Marco Sesana, country manager & ceo di Generali Italia e global business lines ha sottolineato che “oggi c’è un nuovo movimento di valori che coinvolge persone, comunità e imprese. Noi siamo parte di questo movimento con il nostro modo di fare impresa e con GeneraSviluppo Sostenibile in quattro anni puntiamo a coinvolgere oltre 100 mila clienti”.
Il nuovo prodotto è stato presentato questa mattina a Milano, alla presenza del top management della compagnia. Marco Sesana, country manager & ceo di Generali Italia e global business lines ha sottolineato che “oggi c’è un nuovo movimento di valori che coinvolge persone, comunità e imprese. Noi siamo parte di questo movimento con il nostro modo di fare impresa e con GeneraSviluppo Sostenibile in quattro anni puntiamo a coinvolgere oltre 100 mila clienti”.
Come si misura l'impatto delle proprie scelte
Si amplia così l’offerta integrata di nuova generazione di Generali Italia. La nuova polizza promuove comportamenti responsabili permettendo al cliente di scegliere l’obiettivo per lo sviluppo sostenibile più vicino ai propri valori, investire in aziende sostenibili e misurare l’impatto della propria scelta. Quello della misurabilità dell’impatto è un fattore su cui è stato posto fortemente l’accento nel corso della presentazione, come ha ricordato anche il professor Mario Calderini, ordinario di Strategia di impresa e social innovation presso la School of management del Politecnico di Milano. Calderini ha sottolineato i tre principii che compongono una strategia definibile come sostenibile: intenzionalità (non deve essere un fuoco di paglia: un’azienda deve credere in questi valori), l’addizionalità (la strategia deve essere fatta in modo innovativo), e, come si diceva, la misurabilità. “Tutti elementi presenti nella nuova soluzione assicurativa di Generali Italia – ha detto – che è la prima del suo genere in Italia, e probabilmente anche in Europa”. Lo strumento ideato per misurare l’impatto sostenibile dei propri investimenti è MioS, un tool che accompagna il cliente, insieme all’agente, in questo percorso di scelta, investimento e misurazione.
I cinque portafogli tra cui scegliere il proprio investimento
La scelta è tra cinque portafogli che combinano gli obiettivi 2030 dell’Onu. Il primo riguarda le pari opportunità: per investire in aziende che favoriscono il rispetto delle pari opportunità, la tutela delle minoranze e l’uguaglianza di genere promuovendo una crescita professionale equa. Il secondo riguarda la crescita sostenibile: Per investire in aziende che promuovono le “città intelligenti”, connotate da sviluppo tecnologico, rispetto dell’ambiente e della forza lavoro al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il terzo criterio ha a che fare con gli ambiti salute e benessere: per investire in aziende operative nel campo della salute, alimentazione naturale, prodotti e servizi che favoriscano uno stile di vita attivo e sano. Quarto criterio è quello del consumo responsabile: per investire in aziende che attuano un’economia circolare che rispetta le risorse naturali in linea con la tutela dei mari e della terra. Infine, il quinto e ultimo criterio è quello, molto sentito ultimamente, della tutela del clima: Per investire nelle energie rinnovabili e nelle aziende che implementano politiche ambientali a tutela delle risorse naturali.
Per dare un’idea di come tutto ciò si traduce in numeri, Generali Italia ha fornito qualche cifra. Ad esempio, 10mila euro investiti sulla tutela del clima fanno risparmiare in un anno oltre 900 mila litri d’acqua (pari a oltre 13 mila docce) e riducono l’inquinamento di 1.260 chilogrammi CO2 (pari a 9 viaggi da Milano a Roma). © RIPRODUZIONE RISERVATA