L’Ania ha risposto alla lettera di Anapa
La missiva, indirizzata da Maria Bianca Farina a Vincenzo Cirasola, non convince del tutto gli agenti
16/04/2020
Una lettera interlocutoria che, da una parte, propone e invita a rivolgersi direttamente alle compagnie e, dall’altra, sottolinea la volontà di proseguire il dialogo con le istituzioni. È questa in sintesi la missiva inviata da Ania, a firma del presidente Maria Bianca Farina, a Vincenzo Cirasola (nella foto), presidente di Anapa Rete ImpresAgenzia, in risposta alla lettera del 23 marzo con la quale era stato chiesto alle compagnie di mettere in campo “interventi economici veri e non solo finanziamenti a favore degli agenti in questo periodo di emergenza nazionale”.
Secondo quanto riportato da un comunicato stampa di Anapa, l’Ania nella lettera ha riconosciuto da un lato “la rilevanza strategica che il canale agenziale riveste per il settore assicurativo, e delle ripercussioni che lo stesso ha subito a causa delle misure di contenimento adottate dal Governo su tutto il territorio nazionale”, ma dall'altro lato non condivide il fatto che sia essa “a dover promuovere interventi a livello associativo, motivandola per i possibili risvolti anticoncorrenziali che le semplici indicazioni provenienti dall’associazione sulle variabili economiche determinerebbe. L’associazione ribadisce quindi che nell'ottica dell’autonomia che deve disciplinare i rapporti tra compagnie e agenti, l’Ania non può dare indicazioni nel merito”.
Secondo Anapa è “alquanto singolare l'ambivalenza dimostrata da Ania”, perché “nei confronti degli agenti richiama l’autonomia e decide di non intervenire”, ma nei confronti dei consumatori “si prodiga con le compagnie, dando indicazioni concrete per rimborsare il premio al cliente”.
Cirasola afferma di aver apprezzato le parole di Maria Bianca Farina, e la volontà espressa dall'associazione delle imprese nel portare avanti il dialogo con il Governo e il Parlamento sulla necessità di intervenire in tempi rapidi con misure economiche a sostegno del settore assicurativo e delle proprie reti. “E proprio per questo – spiega Cirasola – mi sarei aspettato che l’Ania, oltre che a perorare la causa rimborso del premio al cliente, avesse sollecitato al Governo di abbonare ai cittadini le imposte pari un 23% sui premi Rca nei mesi che non hanno circolato. Mi stupisce però che nel caso dei consumatori Ania non si sia sottratta dal dare indicazioni precise alle compagnie su come aiutare i clienti, e invece nel caso degli agenti se ne sottragga. Ora – conclude Cirasola – è finita la fase dell’attesa. Sollecito quindi le compagnie e i manager che le rappresentano ad agire subito con i gruppi agenti per stabilire dei piani di aiuti concreti a fondo perduto agli agenti, che non possono più aspettare”.
Secondo quanto riportato da un comunicato stampa di Anapa, l’Ania nella lettera ha riconosciuto da un lato “la rilevanza strategica che il canale agenziale riveste per il settore assicurativo, e delle ripercussioni che lo stesso ha subito a causa delle misure di contenimento adottate dal Governo su tutto il territorio nazionale”, ma dall'altro lato non condivide il fatto che sia essa “a dover promuovere interventi a livello associativo, motivandola per i possibili risvolti anticoncorrenziali che le semplici indicazioni provenienti dall’associazione sulle variabili economiche determinerebbe. L’associazione ribadisce quindi che nell'ottica dell’autonomia che deve disciplinare i rapporti tra compagnie e agenti, l’Ania non può dare indicazioni nel merito”.
Secondo Anapa è “alquanto singolare l'ambivalenza dimostrata da Ania”, perché “nei confronti degli agenti richiama l’autonomia e decide di non intervenire”, ma nei confronti dei consumatori “si prodiga con le compagnie, dando indicazioni concrete per rimborsare il premio al cliente”.
Cirasola afferma di aver apprezzato le parole di Maria Bianca Farina, e la volontà espressa dall'associazione delle imprese nel portare avanti il dialogo con il Governo e il Parlamento sulla necessità di intervenire in tempi rapidi con misure economiche a sostegno del settore assicurativo e delle proprie reti. “E proprio per questo – spiega Cirasola – mi sarei aspettato che l’Ania, oltre che a perorare la causa rimborso del premio al cliente, avesse sollecitato al Governo di abbonare ai cittadini le imposte pari un 23% sui premi Rca nei mesi che non hanno circolato. Mi stupisce però che nel caso dei consumatori Ania non si sia sottratta dal dare indicazioni precise alle compagnie su come aiutare i clienti, e invece nel caso degli agenti se ne sottragga. Ora – conclude Cirasola – è finita la fase dell’attesa. Sollecito quindi le compagnie e i manager che le rappresentano ad agire subito con i gruppi agenti per stabilire dei piani di aiuti concreti a fondo perduto agli agenti, che non possono più aspettare”.
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