Società di mutuo soccorso, lo Sna scrive all’Ivass
Il sindacato lamenta una “sostanziale deregolamentazione” del settore e chiede all’Autorità di verificare se vi sia necessità di una maggiore vigilanza nei loro confronti
04/03/2022
Il Sindacato nazionale agenti ha scritto all’Ivass per esprimere le proprie preoccupazioni sull’attività delle società di mutuo soccorso, in particolare lamentando una “sostanziale deregolamentazione” del settore, e quindi una “possibile carenza di vigilanza” nei loro riguardi.
Un fenomeno che, scrive il presidente di Sna, Claudio Demozzi (nella foto), “allora relegato alla sanità integrativa, oggi travalica i confini della tutela della salute e arriva a operare nel campo della protezione patrimoniale (casa, auto e molto altro), al pari di compagnie di assicurazione e con l’utilizzo di ‘promotori’ che non paiono sempre essere in regola con l’iscrizione al registro Rui”.
La preoccupazione del sindacato è dunque quella che l’assenza di regole e la mancata applicazione dell’articolo 345 del Cap “possa portare a gravi pregiudizi per i clienti, prevalentemente consumatori, che potrebbero derivare tanto da una non solvibilità di alcune di queste realtà, quanto dal possibile mancato rispetto delle regole di correttezza, trasparenza e best advice proprie della distribuzione assicurativa nelle attività di collocamento e consulenza”.
In questo senso, lo Sna dice di aver apprezzato il fatto che l’Ivass abbia iniziato ad attenzionare questo ambito, decidendo di avviare “un’indagine tematica volta a delineare con precisione dimensioni e caratteristiche del fenomeno che interessa il settore e, a latere, di promuovere le opportune iniziative presso le sedi istituzionali” per risolvere le criticità evidenziate dal sindacato. Lo Sna si dice disponibile a fornire all’Autorità “ogni massimo supporto perché possa darsi soluzione a una vicenda tanto delicata, nell’interesse di tutti; comprese quelle stesse realtà del no profit che operano in modo serio e attento a favore dei loro soci”. Demozzi, nella missiva, insiste nel sottolineare l’attuale fase di “incremento costante della diffusione del fenomeno, con tutti i dubbi di conformità già evidenziati in passato”.
A riprova del fatto che il fenomeno stia interessando anche altri settori normalmente presidiati dal mercato assicurativo, lo Sna richiama l’attenzione sul fatto che siano agilmente reperibili online esempi di società di mutuo soccorso attive nel settore della protezione patrimoniale (casa, famiglia e altro). “Leggendone alcuni – scrive Demozzi – si ricava che queste realtà consentono di ricevere un ‘sussidio’ economico (non diverso da un indennizzo assicurativo) a fronte del pagamento di un ‘unico costo’ (cit.) e, dunque, di un simil premio di adesione (ragionevolmente immune dai gravami fiscali validi per le polizze). Ciò per eventi legati al furto o incendio del veicolo o per fatti attinenti all’abitazione in proprietà o in locazione”.
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