Agenti, una campagna informativa contro la disintermediazione
All'iniziativa, lanciata da Uea, ha recentemente aderito anche Anapa
09/12/2013
Una campagna informativa contro la disintermediazione del settore assicurativo, attraverso cui lanciare il grido d'allarme degli agenti. All'iniziativa, promossa da Uea (Unione europea assicuratori), ha recentemente aderito ufficialmente anche Anapa.
La campagna punta l'indice contro i nuovi comparatori web nati a seguito dei più recenti provvedimenti legislativi, che, secondo i sostenitori dell'iniziativa, di fatto sono andati a sostituire il disposto dell' art. 34 (obbligo dei tre preventivi Rca) del d.l. n.1/2012", lamentando il proliferare di comparatori "la cui interpretazione lasciata all'autonomia dei singoli operatori del mercato - scrive Anapa in una nota - rischia da un lato di scardinare un sistema che è stato l'asso portante del mercato assicurativo italiano e dall'altro di provocare seri pregiudizi economici al consumatore, di fronte a offerte di prodotti che si rivelano poi non adeguati sotto il profilo della copertura del rischio e soprattutto al momento del risarcimento del danno".
Sull'argomento si attendono anche le disposizioni contenute nella direttiva Imd2 sull'intermediazione assicurativa che dovrebbero considerare veri e propri intermediari (e quindi assoggettabili alle stesse norme comportamentali e precontrattuali previste per gli intermediari professionali) i nuovi comparatori web. Nell'attesa dell'emanazione e del successivo recepimento nell'ordinamento italiano delle norme europee, Anapa chiederà formalmente all'Ivass di intervenire "affinché questa giungla non crei dei danni alla filiera distributiva professionale e soprattutto all'esigenza di tutela del consumatore". Secondo Anapa, l'avvento dei comparatori "delinea l'inizio della fine del ramo Rca nelle agenzie di assicurazione, con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero sull'occupazione che annovera circa 22 mila agenti iscritti al Rui, con un indotto di circa 250 mila unità tra dipendenti e collaboratori d'agenzia".
Il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola, rivendica per la propria associazione l'aver per prima denunciato "il rischio di disintermediazione in atto nel mercato", riferendosi "alla collaborazione fra intermediari nell'Rc auto", ma anche "all'abolizione del tacito rinnovo, alla polizza base Rca intesa come omnicomprensiva in termini di garanzie annichilendo il valore aggiunto della consulenza offerta dall'agente, alla dematerializzazione del contrassegno, alla home insurance e al tangibile rischio di regolamento del premio da parte del cliente direttamente online senza passare più in agenzia".
La campagna punta l'indice contro i nuovi comparatori web nati a seguito dei più recenti provvedimenti legislativi, che, secondo i sostenitori dell'iniziativa, di fatto sono andati a sostituire il disposto dell' art. 34 (obbligo dei tre preventivi Rca) del d.l. n.1/2012", lamentando il proliferare di comparatori "la cui interpretazione lasciata all'autonomia dei singoli operatori del mercato - scrive Anapa in una nota - rischia da un lato di scardinare un sistema che è stato l'asso portante del mercato assicurativo italiano e dall'altro di provocare seri pregiudizi economici al consumatore, di fronte a offerte di prodotti che si rivelano poi non adeguati sotto il profilo della copertura del rischio e soprattutto al momento del risarcimento del danno".
Sull'argomento si attendono anche le disposizioni contenute nella direttiva Imd2 sull'intermediazione assicurativa che dovrebbero considerare veri e propri intermediari (e quindi assoggettabili alle stesse norme comportamentali e precontrattuali previste per gli intermediari professionali) i nuovi comparatori web. Nell'attesa dell'emanazione e del successivo recepimento nell'ordinamento italiano delle norme europee, Anapa chiederà formalmente all'Ivass di intervenire "affinché questa giungla non crei dei danni alla filiera distributiva professionale e soprattutto all'esigenza di tutela del consumatore". Secondo Anapa, l'avvento dei comparatori "delinea l'inizio della fine del ramo Rca nelle agenzie di assicurazione, con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero sull'occupazione che annovera circa 22 mila agenti iscritti al Rui, con un indotto di circa 250 mila unità tra dipendenti e collaboratori d'agenzia".
Il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola, rivendica per la propria associazione l'aver per prima denunciato "il rischio di disintermediazione in atto nel mercato", riferendosi "alla collaborazione fra intermediari nell'Rc auto", ma anche "all'abolizione del tacito rinnovo, alla polizza base Rca intesa come omnicomprensiva in termini di garanzie annichilendo il valore aggiunto della consulenza offerta dall'agente, alla dematerializzazione del contrassegno, alla home insurance e al tangibile rischio di regolamento del premio da parte del cliente direttamente online senza passare più in agenzia".
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