Sna, no a discriminazioni tra agenti mono o plurimandatari
All'incontro di domani con l'Ania, il sindacato sarà presente solo con una delegazione tecnica
05/11/2013
Lo Sna ribadisce con estrema fermezza la propria totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario". In vista della riunione con l'Ania (a cui parteciperanno anche Anapa e Unapass), prevista per domani, il presidente Claudio Demozzi (nella foto) ribadisce la posizione del sindacato, "che vuole essere di totale rispetto alla normativa vigente (L.40/2007), che vieta clausole di esclusiva tra agenti e imprese assicurative, e che si conferma in coerenza con la normativa europea sulla concorrenza".
Una linea politico sindacale che lo Sna vuole riaffermare in continuità con gli ultimi dieci anni di attività, "dove gli sforzi massimi si sono concentrati sulla difesa delle libertà professionali e imprenditoriali degli agenti di assicurazione italiani". Lo Sna sostiene che su questo specifico punto consenso unanime è stato espresso anche dal Comitato dei gruppi aziendali agenti accreditati al sindacato, al quale partecipa una grande parte dei gruppi aziendali agenti Italiani. "Hanno tutti condiviso la difesa, senza se e senza ma, delle libertà professionali dell'agente, conquistate per via legislativa negli ultimi sette anni", osserva una nota dello Sna.
All'incontro di domani con l'Ania, "abbiamo scelto di essere presenti con una sola delegazione tecnica - spiega Demozzi - la cui delega è limitata a ribadire la nostra ferma contrarietà allo sdoppiamento in due diverse figure della definizione di agente assicurativo e alle conseguenti discriminazioni tra agenti mono e plurimandatari. Questo perché non vogliamo certamente contribuire a scrivere l'elenco delle discriminazioni che le Imprese intendono introdurre tra agenti integrati/vincolati e agenti liberi/indipendenti, ma vogliamo ribadire la nostra ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi in questa direzione".
Demozzi sottolinea che, per lo Sna, "esiste un'unica figura di agente professionista di assicurazione, libero grazie all'attuale impianto normativo, che può organizzare la propria agenzia secondo proprie scelte di carattere imprenditoriale allo scopo di fornire alla clientela un servizio adeguato alle necessità dei consumatori e al passo con il tempo in cui viviamo. Sna non può accettare la negoziazione al ribasso sui diritti acquisiti - conclude Demozzi - come non può accettare di introdurre per via negoziale istituti, quali l'esclusiva, vietati per Legge e oggetto di istruttoria Antitrust proprio in questi mesi. Rimaniamo disponibili ad affrontare tutte le tematiche che riguardano l'Accordo nazionale agenti. Una volta superata la pregiudiziale sull'esclusiva che l'Ania ha improvvidamente posto in apertura dei lavori".
Una linea politico sindacale che lo Sna vuole riaffermare in continuità con gli ultimi dieci anni di attività, "dove gli sforzi massimi si sono concentrati sulla difesa delle libertà professionali e imprenditoriali degli agenti di assicurazione italiani". Lo Sna sostiene che su questo specifico punto consenso unanime è stato espresso anche dal Comitato dei gruppi aziendali agenti accreditati al sindacato, al quale partecipa una grande parte dei gruppi aziendali agenti Italiani. "Hanno tutti condiviso la difesa, senza se e senza ma, delle libertà professionali dell'agente, conquistate per via legislativa negli ultimi sette anni", osserva una nota dello Sna.
All'incontro di domani con l'Ania, "abbiamo scelto di essere presenti con una sola delegazione tecnica - spiega Demozzi - la cui delega è limitata a ribadire la nostra ferma contrarietà allo sdoppiamento in due diverse figure della definizione di agente assicurativo e alle conseguenti discriminazioni tra agenti mono e plurimandatari. Questo perché non vogliamo certamente contribuire a scrivere l'elenco delle discriminazioni che le Imprese intendono introdurre tra agenti integrati/vincolati e agenti liberi/indipendenti, ma vogliamo ribadire la nostra ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi in questa direzione".
Demozzi sottolinea che, per lo Sna, "esiste un'unica figura di agente professionista di assicurazione, libero grazie all'attuale impianto normativo, che può organizzare la propria agenzia secondo proprie scelte di carattere imprenditoriale allo scopo di fornire alla clientela un servizio adeguato alle necessità dei consumatori e al passo con il tempo in cui viviamo. Sna non può accettare la negoziazione al ribasso sui diritti acquisiti - conclude Demozzi - come non può accettare di introdurre per via negoziale istituti, quali l'esclusiva, vietati per Legge e oggetto di istruttoria Antitrust proprio in questi mesi. Rimaniamo disponibili ad affrontare tutte le tematiche che riguardano l'Accordo nazionale agenti. Una volta superata la pregiudiziale sull'esclusiva che l'Ania ha improvvidamente posto in apertura dei lavori".
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