Generali, dopo il riassetto, l’incontro con il Gruppo agenti
Dal presidente del Gaa Vincenzo Cirasola parole di apprezzamento, ma anche la volontà di tutelare i diritti della rete
20/12/2012
L'agente resta al centro del nuovo piano di riassetto delle Generali, anzi il suo ruolo viene potenziato e ritrova la giusta centralità nelle strategie espansive del Leone per i prossimi anni. Il sostanziale plauso che il Gruppo agenti Generali ha tributato al nuovo piano industriale presentato da Mario Greco e recentemente approvato dal cda è stato ribadito nel corso dell'incontro tenutosi ieri a Milano tra la Giunta Esecutiva del Gaa, presieduta da Vincenzo Cirasola (foto), e i vertici della compagnia rappresentati dal country manager Raffaele Agrusti.
Nonostante i contatti e gli attestati di stima tra le due parti in causa si siano più volte palesati, Cirasola ha tenuto a sottolineare che compito del Gaa sarà quello di vigilare con attenzione perché l'attuazione del piano industriale del gruppo, del quale apprezziamo l'importanza che ha attribuito alla figura agenziale, non venga ad intaccare i diritti che gli agenti hanno acquisito in questi anni". Una preoccupazione a cui, almeno in parte, ha subito risposto Agrusti assicurando che una quota dei 300 milioni di euro di investimenti previsti per il prossimo triennio saranno utilizzati per lo sviluppo e il potenziamento dei sistemi di front-office e quindi andranno a favore degli agenti.
Il piano di riorganizzazione varato dal gruppo triestino ha tutta l'intenzione di incrementare il proprio business proprio a partire dalla figura dell'agente, puntando a farne evolvere la professionalità per contribuire allo sviluppo delle Generali in Italia, in diversi segmenti di mercato, e in particolare nel retail e nel middle market.
"Sono personalmente convinto che anche se i manager cambiano, gli agenti rimangono - ha chiarito Cirasola - però, oggi più che mai, i nostri attuali modelli di business e gestione dell'agenzia devono cambiare, così come il nostro ruolo".
In un momento economico stagnante e con un Pil previsto ancora in calo per il prossimo anno, la compagnia deve rinnovarsi per rimanere ai vertici del settore in Italia e affermarsi oltre confine e gli agenti sono chiamati a fare la loro parte. "Sicuramente siamo pronti a cogliere la sfida - ha affermato Cirasola - ma sono convinto che nel futuro sarà la grande professionalità il fattore vincente e per questo motivo, noi agenti della capogruppo Generali, siamo avvantaggiati rispetto agli altri colleghi del mercato, ma dobbiamo continuare ad evolvere".
Nonostante i contatti e gli attestati di stima tra le due parti in causa si siano più volte palesati, Cirasola ha tenuto a sottolineare che compito del Gaa sarà quello di vigilare con attenzione perché l'attuazione del piano industriale del gruppo, del quale apprezziamo l'importanza che ha attribuito alla figura agenziale, non venga ad intaccare i diritti che gli agenti hanno acquisito in questi anni". Una preoccupazione a cui, almeno in parte, ha subito risposto Agrusti assicurando che una quota dei 300 milioni di euro di investimenti previsti per il prossimo triennio saranno utilizzati per lo sviluppo e il potenziamento dei sistemi di front-office e quindi andranno a favore degli agenti.
Il piano di riorganizzazione varato dal gruppo triestino ha tutta l'intenzione di incrementare il proprio business proprio a partire dalla figura dell'agente, puntando a farne evolvere la professionalità per contribuire allo sviluppo delle Generali in Italia, in diversi segmenti di mercato, e in particolare nel retail e nel middle market.
"Sono personalmente convinto che anche se i manager cambiano, gli agenti rimangono - ha chiarito Cirasola - però, oggi più che mai, i nostri attuali modelli di business e gestione dell'agenzia devono cambiare, così come il nostro ruolo".
In un momento economico stagnante e con un Pil previsto ancora in calo per il prossimo anno, la compagnia deve rinnovarsi per rimanere ai vertici del settore in Italia e affermarsi oltre confine e gli agenti sono chiamati a fare la loro parte. "Sicuramente siamo pronti a cogliere la sfida - ha affermato Cirasola - ma sono convinto che nel futuro sarà la grande professionalità il fattore vincente e per questo motivo, noi agenti della capogruppo Generali, siamo avvantaggiati rispetto agli altri colleghi del mercato, ma dobbiamo continuare ad evolvere".
© RIPRODUZIONE RISERVATA