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Uea al Governo, non disincentivare l'intermediazione

Il problema Rc auto non si risolve solo con il ricorso al web

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Uea, l'Unione Europea assicuratori, interviene puntualmente sulle iniziative che il Governo potrebbe prendere nel prossimo decreto sviluppo attesa in uscita dal consiglio dei ministri. Bene concentrarsi sull'agenda digitale, ma senza disintermediare la relazione assicurativa", dicono da Uea. Il riferimento è alle disposizioni urgenti del Governo "per l'Agenda digitale italiana e le start up innovative e per la crescita e lo sviluppo del Paese", che prescriverebbero anche l'obbligo di pubblicare sui siti internet delle compagnie il prezzo del "contratto base" e delle ulteriori clausole della polizza obbligatoria. La disposizione sarebbe finalizzata a promuovere maggiore concorrenza nel settore Rc auto innescando processi virtuosi di contenimento delle tariffe.

"Come Unione Europea Assicuratori - si legge in una nota - abbiamo sempre sostenuto l'importanza dell'innovazione nei processi di rinnovamento del mercato, che non può prescindere dall'utilizzo a tutto tondo delle nuove tecnologie. Pensiamo ad esempio a molti processi gestionali e burocratici, rispetto ai quali il web consentirebbe di sgravare le direzioni e gli intermediari. Al tempo stesso abbiamo ribadito in diverse occasioni che il servizio di intermediazione professionale è portatore di un valore aggiunto che non può essere sostituito da nessuno strumento informatico".

La polizza Rc auto è un contratto complesso con centinaia di clausole, che vanno spiegate illustrandone tutte le possibili conseguenze per l'assicurato. Anche e soprattutto nella fase del post sinistro l'intermediario "risulta particolarmente prezioso per orientare l'assicurato-consumatore e sottrarlo da qualunque comportamento capzioso da parte delle compagnie". L'associazione presieduta da Filippo Gariglio, intende con questo ribadire con forza il ruolo, rifiutando l'addebitato di responsabilità del caro tariffe.

"Guardiamo con preoccupazione - continua Uea - a ipotesi che rischino di disintermediare la relazione assicurativa a scapito di una corretta informazione del cliente, compromettendo in tal modo gli stessi valori di trasparenza che si vorrebbe introdurre senza nessun ritorno sul piano tariffario".

La soluzione del settore Rc auto non può essere quella di "trasferire le polizze sul web", ma, per esempio, conclude Uea "una seria politica contro le truffe - a partire dalla costituzione della tanto agognata Agenzia Antifrode - e provvedimenti che incidano in modo sistematico sui sinistri".

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