Demozzi: no a un terzo organismo sindacale, avanti con incorporazione di Unapass
Il presidente dello Sna rifiuta l'incontro di oggi promosso dai dodici presidenti di gruppo e rilancia il processo di riunificazione della categoria. Ma solo a certe condizioni
05/07/2012
Il Sindacato nazionale agenti si dichiara tuttora disponibile a continuare il percorso di unificazione delle sigle sindacali di categoria, ma rifiuta l'ipotesi dello scioglimento per confluire in un terzo soggetto creato ad hoc.
Questa la posizione espressa dal presidente dello Sna Claudio Demozzi in una lettera inviata ai dodici presidenti di gruppo che hanno recentemente lanciato l'idea di riunire la categoria in un'organizzazione unitaria, al presidente di Unapass Massimo Congiu e al presidente del Gaa Sna, Tonino Rosato.
Nel documento il presidente Sna rifiuta l'incontro di oggi organizzato dai dodici presidenti e a cui ha dato adesione invece il presidente di Unapass, Congiu, ribadendo però l'apertura al dialogo solo nelle sedi statutariamente deputate, tra le quali il Comitato dei presidenti dei Gaa", che si terrà a Milano nei prossimi giorni. In queste occasioni, precisa Demozzi, ognuno "potrà liberamente esprimere le proprie opinioni, partecipando purché in regola con l'iscrizione al sindacato". Solo allora lo Sna terrà conto "delle valutazioni e delle critiche".
Sulla questione più pregnante, in realtà, della riunificazione della categoria, lo Sna intende proseguire con il percorso intrapreso e condiviso, fino a questo punto anche da Unapass. Nella lettera, Demozzi scrive pertanto che la cosa potrà avvenire unicamente "nel rispetto della suprema volontà degli iscritti e con le modalità prospettate con Unapass, e cioè attraverso la fusione con incorporazione (di Unapass in Sna), i cui termini restano da stabilire di comune accordo".
Quindi niente terzo soggetto, né scioglimento del più folto sindacato degli agenti di assicurazione, come adombrato dai dodici presidenti che stanno da tempo insistendo per la ritrovata unità della categoria. A questo proposito Demozzi definisce "incoerente e contraddittoria" la decisione di Unapass di accogliere l'ipotesi. Il percorso fin qui affrontato per il riavvicinamento dei due sindacati, che Sna ammette essere stato intrapreso "con convinzione" anche da Unapass, "non ha mai preso in considerazione la nascita di un soggetto terzo rispetto a Sna".
Un atteggiamento, quello dell'altro sindacato, che Demozzi reputa frutto di un "malinteso" e che, si legge, "Unapass possa chiarire presto", al fine di "riprendere la strada di riunificazione tracciata". Ma l'invito finale è rivolto ai presidenti firmatari dei vari documenti che in questi ultimi mesi stanno movimentando il dibattito interno alla categoria degli agenti. Il presidente dello Sna richiama al "sentimento di appartenenza che lega tutti gli iscritti", e all'impegno per "l'aggiornamento statutario, in chiave di maggiore condivisione e apertura a tutte le diverse sensibilità presenti nella categoria".
Questa la posizione espressa dal presidente dello Sna Claudio Demozzi in una lettera inviata ai dodici presidenti di gruppo che hanno recentemente lanciato l'idea di riunire la categoria in un'organizzazione unitaria, al presidente di Unapass Massimo Congiu e al presidente del Gaa Sna, Tonino Rosato.
Nel documento il presidente Sna rifiuta l'incontro di oggi organizzato dai dodici presidenti e a cui ha dato adesione invece il presidente di Unapass, Congiu, ribadendo però l'apertura al dialogo solo nelle sedi statutariamente deputate, tra le quali il Comitato dei presidenti dei Gaa", che si terrà a Milano nei prossimi giorni. In queste occasioni, precisa Demozzi, ognuno "potrà liberamente esprimere le proprie opinioni, partecipando purché in regola con l'iscrizione al sindacato". Solo allora lo Sna terrà conto "delle valutazioni e delle critiche".
Sulla questione più pregnante, in realtà, della riunificazione della categoria, lo Sna intende proseguire con il percorso intrapreso e condiviso, fino a questo punto anche da Unapass. Nella lettera, Demozzi scrive pertanto che la cosa potrà avvenire unicamente "nel rispetto della suprema volontà degli iscritti e con le modalità prospettate con Unapass, e cioè attraverso la fusione con incorporazione (di Unapass in Sna), i cui termini restano da stabilire di comune accordo".
Quindi niente terzo soggetto, né scioglimento del più folto sindacato degli agenti di assicurazione, come adombrato dai dodici presidenti che stanno da tempo insistendo per la ritrovata unità della categoria. A questo proposito Demozzi definisce "incoerente e contraddittoria" la decisione di Unapass di accogliere l'ipotesi. Il percorso fin qui affrontato per il riavvicinamento dei due sindacati, che Sna ammette essere stato intrapreso "con convinzione" anche da Unapass, "non ha mai preso in considerazione la nascita di un soggetto terzo rispetto a Sna".
Un atteggiamento, quello dell'altro sindacato, che Demozzi reputa frutto di un "malinteso" e che, si legge, "Unapass possa chiarire presto", al fine di "riprendere la strada di riunificazione tracciata". Ma l'invito finale è rivolto ai presidenti firmatari dei vari documenti che in questi ultimi mesi stanno movimentando il dibattito interno alla categoria degli agenti. Il presidente dello Sna richiama al "sentimento di appartenenza che lega tutti gli iscritti", e all'impegno per "l'aggiornamento statutario, in chiave di maggiore condivisione e apertura a tutte le diverse sensibilità presenti nella categoria".
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