Come cambiare il modello organizzativo delle agenzie
Favorire una maggiore cultura delle dinamiche che governano il sistema agenziale e fornire elementi utili a un rinnovato modello operativo delle agenzie, rendendole più efficienti e competitive. E' quello l'obiettivo dello studio pubblicato dal Gruppo Agenti Generali e presentato dal presidente Vincenzo Cirasola, secondo il quale resta indispensabile anche una revisione del modello associativo dell'intera categoria
30/03/2012
Rinnovare il modello organizzativo delle agenzie, renderle più moderne, efficienti e attrezzate per rispondere ai bisogni di una clientela variegata, ma soprattutto sollevarle dai gravami burocratici e dalle diseconomie che ne riducono la produttività. Sono queste le principali richieste avanzate dal Gaa, gruppo agenti di Generali, che ha anche pubblicato un nuovo studio specifico condotto sul modello organizzativo e reddituale delle agenzie delle Generali".
"L'obiettivo di questo volume - ha sottolineato il presidente Vincenzo Cirasola, è favorire una maggiore cultura del nostro mondo, agevolare il governo delle dinamiche che lo connotano, contribuendo a migliorare il futuro dell'intermediario-professionale-imprenditore, con particolare attenzione, nel caso in esame, alla realtà delle agenzie delle Generali Italia". Dalla ricerca emergono alcuni dati rilevanti: in primis la tenuta delle agenzie del Leone che nell'ultimo triennio, nonostante la difficile congiuntura economico-finanziaria globale, hanno incassato lo stesso ammontare complessivo di provvigioni (acquisto + incasso + incentivo), subendo tuttavia una diminuzione di circa il 5% di media dell'utile netto, tenendo conto anche dell'aumento dei costi.
Insomma anche gli agenti Generali soffrono, ma riescono a far fronte allo scenario di crisi grazie alle migliori condizioni ottenute dalla compagnia negli ultimi anni, con cui il Gruppo agenti porta avanti un rapporto improntato al confronto, ma anche alla fermezza. Tra i risultati positivi, ad esempio, l'azzeramento incondizionato delle provvigioni passive in caso di storno post-Bersani, e l'aumento di 4 punti di provvigioni, in modo permanente, per le polizze con durata annuale.
Gli agenti sottolineano la volontà essere partner dell'azienda nella ricerca di soluzioni compatibili con il raggiungimento di risultati sempre più difficili. Per questo negli ultimi anni hanno particolarmente sollecitato investimenti in information-tecnology per intraprendere un concreto percorso d'innovazione, non solo di prodotti, ma soprattutto di processi e di approccio alla clientela.
Anche su questo fronte, alcuni segnali incoraggianti si sono già visti, come gli avvisi di scadenza inviati direttamente a cura e spese della direzione; gli incassi dei premi tramite Pos e Rid senza alcun costo sulle agenzie; la dilazione pagamento rivalsa; gli applicativi per iPad e iPhone. Altri, già approvati dal piano industriale, sono invece previsti per il 2012, ad esempio: il nuovo sito web agenziale con area clienti e con processi multi-livello e multi-servizio; l'automazione dei processi amministrativi di agenzia; lo sviluppo di comunicazione paperless.
Il dibattito sul modello organizzativo delle agenzie è un'urgenza nel panorama professionale, non solo italiano, ma anche internazionale, ha ribadito Cirasola, per questo è fondamentale che "Sna, Unapass, e gruppi agenti si incontrino dapprima per elaborare un nuovo modello associativo dell'intera categoria, quindi, a seguire, per discutere un nuovo modello di agenzia. Senza perdere di vista che il plurimandato è, e deve rimanere, un'importante conquista e utile strumento di libertà e non certo un obbligo imprenditoriale".
"L'obiettivo di questo volume - ha sottolineato il presidente Vincenzo Cirasola, è favorire una maggiore cultura del nostro mondo, agevolare il governo delle dinamiche che lo connotano, contribuendo a migliorare il futuro dell'intermediario-professionale-imprenditore, con particolare attenzione, nel caso in esame, alla realtà delle agenzie delle Generali Italia". Dalla ricerca emergono alcuni dati rilevanti: in primis la tenuta delle agenzie del Leone che nell'ultimo triennio, nonostante la difficile congiuntura economico-finanziaria globale, hanno incassato lo stesso ammontare complessivo di provvigioni (acquisto + incasso + incentivo), subendo tuttavia una diminuzione di circa il 5% di media dell'utile netto, tenendo conto anche dell'aumento dei costi.
Insomma anche gli agenti Generali soffrono, ma riescono a far fronte allo scenario di crisi grazie alle migliori condizioni ottenute dalla compagnia negli ultimi anni, con cui il Gruppo agenti porta avanti un rapporto improntato al confronto, ma anche alla fermezza. Tra i risultati positivi, ad esempio, l'azzeramento incondizionato delle provvigioni passive in caso di storno post-Bersani, e l'aumento di 4 punti di provvigioni, in modo permanente, per le polizze con durata annuale.
Gli agenti sottolineano la volontà essere partner dell'azienda nella ricerca di soluzioni compatibili con il raggiungimento di risultati sempre più difficili. Per questo negli ultimi anni hanno particolarmente sollecitato investimenti in information-tecnology per intraprendere un concreto percorso d'innovazione, non solo di prodotti, ma soprattutto di processi e di approccio alla clientela.
Anche su questo fronte, alcuni segnali incoraggianti si sono già visti, come gli avvisi di scadenza inviati direttamente a cura e spese della direzione; gli incassi dei premi tramite Pos e Rid senza alcun costo sulle agenzie; la dilazione pagamento rivalsa; gli applicativi per iPad e iPhone. Altri, già approvati dal piano industriale, sono invece previsti per il 2012, ad esempio: il nuovo sito web agenziale con area clienti e con processi multi-livello e multi-servizio; l'automazione dei processi amministrativi di agenzia; lo sviluppo di comunicazione paperless.
Il dibattito sul modello organizzativo delle agenzie è un'urgenza nel panorama professionale, non solo italiano, ma anche internazionale, ha ribadito Cirasola, per questo è fondamentale che "Sna, Unapass, e gruppi agenti si incontrino dapprima per elaborare un nuovo modello associativo dell'intera categoria, quindi, a seguire, per discutere un nuovo modello di agenzia. Senza perdere di vista che il plurimandato è, e deve rimanere, un'importante conquista e utile strumento di libertà e non certo un obbligo imprenditoriale".
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