Fpa, Sna chiede di valutare un nuovo piano
Secondo il sindacato sarebbero emerse nuove condizioni più favorevoli per un salvataggio senza il contributo delle compagnie
25/02/2015
Sna ha chiesto con una lettera inviata al cda del Fondo pensione agenti la definizione di un piano di riequilibrio che tenga conto dei “consistenti avanzi di gestione”, “delle plusvalenze latenti sul portafoglio titoli, sull’esistenza delle quali – scrive Sna – sono recentemente circolate notizie, e che preveda una “riduzione delle pensioni in erogazione equa e tollerabile dalla platea dei pensionati”.
Secondo la proposta di Sna, che si è sempre opposta, a differenza di Anapa e Unapass al piano di Ania, il taglio delle pensioni future non dovrà essere superiore al 30-35% e “sarà possibile mantenere il regime a prestazione definita, che è una caratteristica peculiare dello strumento di previdenza degli agenti di assicurazione italiani”. Il sindacato chiede che il fondo confermi l’esistenza della possibilità di risanamento senza l’intervento delle, con un taglio delle pensioni in erogazione non superiore al 20-25%.
Questo in virtù della presenza, secondo Sna, di “ipotesi più attuali e più ottimistiche rispetto a quelle di un anno fa”. Il sindacato guidato da Claudio Demozzi ha quindi chiesto che l’assemblea straordinaria chiesta da Covip valuti anche ipotesi che tengano conto della situazione aggiornata.
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