Unat, la nuova presidente è Mariagrazia Musto
La prima volta di una donna a capo del Gruppo: vicepresidenti sono Gianni Emilio Eralti e Paolo Musajo Somma di Galesano
20/04/2015
È Mariagrazia Musto (nella foto) la nuova presidente di Unat (Unione nazionale agenti Toro). Questo l’esito del congresso del gruppo agenti, tenutosi nei giorni scorsi a Roma. Assieme a lei nel Consiglio Direttivo ci saranno i due vicepresidenti Gianni Emilio Eralti e Paolo Musajo Somma di Galesano. A succedere al presidente uscente, Franco Grandi è dunque una donna; oltre a lei, altre due presenze femminili fanno parte del Consiglio: Cristina Baldoli e Diletta Masi che lavoreranno assieme agli altri membri eletti: Alessandro De Marco, Francesco Di Perna, Massimo Penasso ed Elio Scuderi.
“Siamo in una fase molto complessa e delicata per quanto riguarda il processo di integrazione in Generali Italia”, spiega a Insurance Trade la neo presidente Musto, sottolineando “la volontà di superare questo delicato passaggio in modo positivo per le agenzie. La mia ottica è quella di mantenere un rapporto collaborativo con la compagnia, fissando due punti saldi: la tutela dei miei colleghi e quella dei nostri patrimoni agenziali, per i quali gli agenti Toro hanno lavorato tanto. Non vogliamo rischiare di perdere né la qualità né l’entità del nostro portafoglio”. Musto ricorda come, in questa fase di contrazione delle tariffe Rc auto, più che la perdita di portafoglio, a preoccupare è la riduzione delle provvigioni, e il contemporaneo grande aumento di attività a carico degli agenti: “i costi fissi tendono ad aumentare mentre i nostri ricavi si stanno assottigliando. La stessa mozione assembleare mi impone un immediato intervento per ottenere le rassicurazioni e gli interventi della mandante necessari alla tutela dei miei associati. Per questo occorre cercare di fornire quanta più redditività possibile alle agenzie, facendole evolvere e cercando di completare nella maniera meno dolorosa possibile il processo di integrazione”.
La presidente di Unat punta a mantenere vivo il dialogo con gli altri gruppi agenti della galassia Generali: “lo considero un punto fondamentale – spiega – in questa complicata questa fase di evoluzione. Anche se proveniamo da storie diverse e abbiamo caratteristiche molto eterogenee, dobbiamo cercare di collaborare tra noi il più possibile. Anche se la cosa non sempre è facile – conclude – io ci conto molto, perché ritengo che cercare di interagire e individuare obiettivi comuni sia fondamentale per la nostra crescita professionale”.
“Siamo in una fase molto complessa e delicata per quanto riguarda il processo di integrazione in Generali Italia”, spiega a Insurance Trade la neo presidente Musto, sottolineando “la volontà di superare questo delicato passaggio in modo positivo per le agenzie. La mia ottica è quella di mantenere un rapporto collaborativo con la compagnia, fissando due punti saldi: la tutela dei miei colleghi e quella dei nostri patrimoni agenziali, per i quali gli agenti Toro hanno lavorato tanto. Non vogliamo rischiare di perdere né la qualità né l’entità del nostro portafoglio”. Musto ricorda come, in questa fase di contrazione delle tariffe Rc auto, più che la perdita di portafoglio, a preoccupare è la riduzione delle provvigioni, e il contemporaneo grande aumento di attività a carico degli agenti: “i costi fissi tendono ad aumentare mentre i nostri ricavi si stanno assottigliando. La stessa mozione assembleare mi impone un immediato intervento per ottenere le rassicurazioni e gli interventi della mandante necessari alla tutela dei miei associati. Per questo occorre cercare di fornire quanta più redditività possibile alle agenzie, facendole evolvere e cercando di completare nella maniera meno dolorosa possibile il processo di integrazione”.
La presidente di Unat punta a mantenere vivo il dialogo con gli altri gruppi agenti della galassia Generali: “lo considero un punto fondamentale – spiega – in questa complicata questa fase di evoluzione. Anche se proveniamo da storie diverse e abbiamo caratteristiche molto eterogenee, dobbiamo cercare di collaborare tra noi il più possibile. Anche se la cosa non sempre è facile – conclude – io ci conto molto, perché ritengo che cercare di interagire e individuare obiettivi comuni sia fondamentale per la nostra crescita professionale”.
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