Demozzi dichiara lo stato di agitazione
Nel mirino dello Sna le novità introdotte dal Governo su conto separato e sanzioni amministrative
20/02/2018
Lo Sna passa dalle parole ai fatti. E così, dopo le lettere e i comunicati stampa contro le novità introdotte dal Governo su conto separato e sanzioni amministrative, annuncia lo stato di agitazione per la categoria. Lo ha fatto con una lettera inviata, fra gli altri, al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, e al presidente dell’Ivass Salvatore Rossi, in cui fa il punto sui tanti elementi critici emersi dallo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2016/97, la cosiddetta Idd.
Nel mirino del sindacato, come già accennato, le modifiche al Codice delle Assicurazioni in materia di conto separato e sanzioni amministrative. Al centro delle critiche anche un presunto eccesso di delega governativa e, non secondariamente, l’equiparazione di fatto fra intermediari e compagnie che attribuisce uguale capacità finanziaria ai due soggetti. Disposizioni che, si legge nella missiva, pongono la categoria di fronte al serio rischio “di non poter più continuare la propria attività lavorativa”. E che il sindacato chiede adesso siano riviste per la tutela della categoria. Altrimenti, ammonisce il sindacato, il livello dello scontro è destinato a innalzarsi. “In deprecabile e non creduta ipotesi di emanazione del decreto legislativo., senza che siano apportate le modifiche qui richieste, ricorrerà ad ogni strumento di lotta sindacale ivi inclusa qualsiasi forma lecita di disobbedienza civile”, conclude la missiva.
“Chi ha scritto questi due passaggi del decreto legislativo. di recepimento della Idd – ha commentato in una nota il presidente Claudio Demozzi – evidentemente non conosce affatto il nostro settore e non ha preso nella dovuta considerazione l'impatto mortale di certi provvedimenti su un'intera categoria di piccoli imprenditori”. Il rischio, prosegue Demozzi, e che “se queste nuove norme rimarranno scritte in questo incredibile modo, migliaia di agenzie di assicurazioni chiuderanno i battenti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA