Poste Italiane e Rc auto, Anapa scrive a Di Maio
Il presidente Vincenzo Cirasola ha chiesto un incontro con il neo ministro per spiegare di persona le preoccupazioni degli agenti
16/07/2018
Anapa Rete ImpresAgenzia ha scritto al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, per chiedere lo stop al progetto di Poste Italiane, che ha annunciato di voler iniziare a vendere polizze Rc auto presso i propri sportelli. Nella lettera, firmata dal presidente dell’associazione, Vincenzo Cirasola, sono state illustrate al neo ministro le preoccupazioni degli agenti per l’ingresso di un gigante come Poste in questo business: un’entrata che potrebbe mettere a rischio “i 300mila posti di lavoro di coloro che operano nel settore tra agenti, impiegati, collaboratori. Un patrimonio umano da proteggere”. Cirasola ha chiesto a Di Maio un incontro per spiegare di persona la situazione. Secondo il presidente dell’associazione, “non è accettabile che una società il cui 35% è ancora in mano a Cassa Depositi e Prestiti, la cui forza è determinata dalla capillarità territoriale costituita da 13mila sportelli in tutta Italia realizzati a suo tempo con soldi pubblici, decida di fare concorrenza ai privati sfruttando la propria posizione dominante”. Per Cirasola l’Rc Auto “è un mercato delicato e in piena trasformazione che oggi più che mai richiede una consulenza professionale e specialistica. La raccolta premi degli ultimi dieci anni si è ridotta di circa 10 miliardi e questo può far pensare che sia una prodotto-commodity. Niente di più sbagliato. Anche in tale ramo il cliente sottoscrittore deve essere accompagnato da professionisti che sappiano spiegargli tutti i dettagli della polizza e lo tutelino, in risposta anche allo spirito delle direttive europee di nuova emanazione, come ad esempio la Idd. Ripeto, come più volte ho detto, che non siamo contrari alla concorrenza purché tutti gli attori agiscano nello stesso playing field”.
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