La nuova vigilanza, le critiche degli agenti
Anapa e Unapass scrivono insieme al Mise. Sna chiede quale sarà il ruolo delle compagnie
20/03/2014
Tanti i fronti aperti per l'intermediazione assicurativa: dall'esito dell'indagine Antitrust, al problema del fondo pensione agenti, al rinnovo dell'accordo nazionale con l'Ania. A questi nodi si aggiunge la questione del nuovo organismo di vigilanza (Oria - Organismo per gli intermediari assicurativi e riassicurativi), voluto dal ministero dello Sviluppo economico e dall'Ivass, a cui passeranno tutte le incombenze di gestione del Rui, attualmente in capo al Regolatore di settore. I sindacati degli agenti sono molto attivi e hanno fatto pervenire al Mise richieste, critiche e commenti.
Anapa e Unapss ancora insieme
Le associazioni di categoria Anapa e Unapass hanno scritto congiuntamente, richiamando l'attenzione sui requisiti richiesti ai componenti del comitato dei promotori e del collegio sindacale, rilevando la necessità di una partecipazione paritetica (rappresentanti di compagnie e intermediari) per il primo e di specifiche competenze in tema di governance, bilanci e simili per il secondo".
Secondo le associazioni, il regime della responsabilità dell'intermediario esteso anche agli illeciti commessi da dipendenti e collaboratori conseguenti ad azioni penali, avrebbe delle ripercussioni negative sullo svolgimento della regolare attività e "rappresenterebbe un ulteriore appesantimento degli oneri che già gravano sulla professione".
"L'istituzione del nuovo organismo - scrive Unapass nella nota congiunta - deve rappresentare uno strumento che da un lato snellisca quanto di burocratico oggi esiste nel Rui e dall'altro renda più agibile l'esercizio dell'attività per agenti e broker prevedendo la contemporanea iscrizione in più sezioni e l'ingresso di soci finanziatori".
"Intendiamo far sentire la nostra voce - ha commentato Anapa - poiché insieme ai gruppi agenti aderenti rappresentiamo, in termini di volumi di premi intermediati, la parte più considerevole dell'associazionismo tra intermediari professionali di assicurazioni. Per questo motivo - ha aggiunto Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa - ritengo proficuo coinvolgere, tutte le associazioni degli intermediari, comprese l'Aiba e Acb per raggiungere delle posizioni condivise che ci rafforzano nel dialogo e nel confronto con le istituzioni".
Le osservazioni di Sna
Anche Sna si è fatta sentire con una lettera inviata al ministero dello Sviluppo economico, che è possibile leggere perché anche allegata alla newsletter settimanale del sindacato. Le riserve espresse nella lettera del sindacato riguardano "il carattere della vigilanza che l'Ivass dovrà esercitare a sua volta sull'organismo, la rappresentatività delle organizzazioni degli intermediari che faranno parte dell'assemblea dell'Oria, l'ipotizzata eliminazione del collegio di garanzia dell'Ivass, la presenza di rappresentanti delle compagnie nell'organismo e l'impianto sanzionatorio, soprattutto per quanto riguarda l'istituendo provvedimento della sospensione".
Anapa e Unapss ancora insieme
Le associazioni di categoria Anapa e Unapass hanno scritto congiuntamente, richiamando l'attenzione sui requisiti richiesti ai componenti del comitato dei promotori e del collegio sindacale, rilevando la necessità di una partecipazione paritetica (rappresentanti di compagnie e intermediari) per il primo e di specifiche competenze in tema di governance, bilanci e simili per il secondo".
Secondo le associazioni, il regime della responsabilità dell'intermediario esteso anche agli illeciti commessi da dipendenti e collaboratori conseguenti ad azioni penali, avrebbe delle ripercussioni negative sullo svolgimento della regolare attività e "rappresenterebbe un ulteriore appesantimento degli oneri che già gravano sulla professione".
"L'istituzione del nuovo organismo - scrive Unapass nella nota congiunta - deve rappresentare uno strumento che da un lato snellisca quanto di burocratico oggi esiste nel Rui e dall'altro renda più agibile l'esercizio dell'attività per agenti e broker prevedendo la contemporanea iscrizione in più sezioni e l'ingresso di soci finanziatori".
"Intendiamo far sentire la nostra voce - ha commentato Anapa - poiché insieme ai gruppi agenti aderenti rappresentiamo, in termini di volumi di premi intermediati, la parte più considerevole dell'associazionismo tra intermediari professionali di assicurazioni. Per questo motivo - ha aggiunto Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa - ritengo proficuo coinvolgere, tutte le associazioni degli intermediari, comprese l'Aiba e Acb per raggiungere delle posizioni condivise che ci rafforzano nel dialogo e nel confronto con le istituzioni".
Le osservazioni di Sna
Anche Sna si è fatta sentire con una lettera inviata al ministero dello Sviluppo economico, che è possibile leggere perché anche allegata alla newsletter settimanale del sindacato. Le riserve espresse nella lettera del sindacato riguardano "il carattere della vigilanza che l'Ivass dovrà esercitare a sua volta sull'organismo, la rappresentatività delle organizzazioni degli intermediari che faranno parte dell'assemblea dell'Oria, l'ipotizzata eliminazione del collegio di garanzia dell'Ivass, la presenza di rappresentanti delle compagnie nell'organismo e l'impianto sanzionatorio, soprattutto per quanto riguarda l'istituendo provvedimento della sospensione".
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