Intesa Sanpaolo lancia ops su Ubi Banca
UnipolSai ha sottoscritto un accordo con Ca’ de Sass per rilevare rami d’azienda di una o più compagnie assicurative partecipate dall’istituto guidato da Victor Massiah
Intesa Sanpaolo ha annunciato ieri sera un’offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni di Ubi Banca. Come spiega un comunicato stampa, l’istituto guidato da Carlo Messina offrirà 17 azioni proprie ogni 10 azioni di Ubi Banca, per un corrispettivo che esprime una valorizzazione di 4,25 euro per ciascun titolo e un premio del 27,6% rispetto al valore ufficiale alla chiusura di Borsa dello scorso 14 febbraio: il controvalore complessivo dell’offerta si attesta così a circa 4,9 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo presenterà quindi all'assemblea dei soci una proposta di delega per un aumento di capitale a servizio dell'ops e del raggiungimento di almeno il 66,67% del capitale sociale di Ubi Banca, risultato quest'ultimo posto fra le condizioni di efficacia dell'offerta. Successivamente, se l'operazione andrà in porto, Intesa Sanpaolo procederà al delisting di Ubi Banca e alla fusione fra le due realtà.
L’operazione, realizzata con la consulenza di Mediobanca e Pedersoli Studio Legale, dovrebbe nei piani consentire di costituire il settimo gruppo bancario in Europa, con utili consolidati superiori a sei miliardi di euro nel 2022 e sinergie stimate a regime in circa 730 milioni di euro ante imposte per anno. “L’ammontare degli impieghi sarà di circa 460 miliardi di euro, il risparmio che gli italiani affidano alla nuova banca supererà il valore di 1,1 trilioni di euro, i ricavi saranno pari a 21 miliardi di euro: queste cifre esprimono tutta la forza dell’economia italiana, le capacità del nostro sistema imprenditoriale e la solidità del patrimonio delle nostre famiglie”, ha commentato Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, in una nota. “Siamo convinti – ha aggiunto – che il consigliere delegato (Victor Massiah, ndr) e il management team di Ubi abbiano svolto un eccellente lavoro e possano avere rilevanti prospettive nel gruppo che nascerà da questa operazione”.
Al fine di evitare violazioni alla normativa antitrust, Intesa Sanpaolo ha annunciato di aver sottoscritto un accordo con Bper Banca per la cessione, in caso di perfezionamento dell'ops, di “un ramo d’azienda composto da un insieme di filiali (stimato fra 400 e 500) della nuova entità combinata”. Il consiglio di amministrazione della banca modenese ha già dato il via libera all’operazione e deliberato di proporre all'assemblea dei soci un aumento di capitale da un miliardo di euro per procedere all’acquisto. Entrambe le iniziative hanno ricevuto il parere favorevole del gruppo Unipol, primo azionista dell’istituto di credito con il 19,7%. Non solo, sempre ai fini della normativa antitrust, UnipolSai ha annunciato in una nota di aver siglato un accordo con Intesa Sanpaolo “per la successiva acquisizione, direttamente o per il tramite di società controllata, di rami d’azienda riferibili a una o più compagnie assicurative attualmente partecipate da Ubi Banca (BancAssurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita), composti dalle polizze assicurative stipulate con i clienti” del ramo d’azienda oggetto della cessione a Bper Banca, nonché “da attività, passività e rapporti giuridici a esse relativi”. La definizione e il trasferimento dei rami assicurativi, prosegue la nota, avverrà “non appena sarà possibile avere accesso ai dati e alle informazioni” delle compagnie coinvolte.
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