Cala il prezzo dell’Rca nel secondo trimestre 2020
Secondo il bollettino statistico dell’Ivass, tra aprile e giugno di quest'anno una polizza costava in media 383 euro
Nel secondo trimestre 2020 il prezzo effettivo medio dell’Rc auto è di 383 euro, in diminuzione del 5,4% su base annua (circa 22 euro). Lo rivela il nuovo bollettino statistico dell’Ivass. L’indagine ha rilevato una significativa variabilità della riduzione a livello mensile che, spiega l’autorità, “probabilmente riflette le restrizioni alla circolazione disposte in conseguenza della pandemia”. Nel mese di aprile il premio si è ridotto del 5,9% mentre a maggio e giugno la riduzione è stata rispettivamente del 5,4% e del 4,9%.
La diminuzione dei prezzi durante il trimestre riflette anche una riduzione del 3,4% del numero di contratti (nel solo mese di aprile le sottoscrizioni sono state inferiori dell’8,6% rispetto all’analogo del periodo dell’anno precedente), un maggior utilizzo della scatola nera e un aumento della percentuale di sconto di tariffa.
L’indagine, inoltre, ha rilevato anche che il 50% degli assicurati paga meno di 343 euro e il 10% meno di 212 euro, e che la riduzione dei prezzi è più accentuata nel sud Italia (Catanzaro: -8,5%) rispetto alle province del nord e centro Italia (Bolzano e Isernia -2,1%). Inoltre, sottolinea l’Ivass, “continua il processo di convergenza dei prezzi tra le province”: il differenziale di prezzo al netto delle imposte tra Napoli e Aosta è pari a 217 euro (460 euro rispetto ai 243 euro), in flessione del 40% dal secondo trimestre del 2014. Altro dato messo in evidenza è il fatto che il 22% delle polizze stipulate nel secondo trimestre del 2020 prevede una clausola di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera, il cui tasso di penetrazione è eterogeneo tra le province e varia dal 65% (Caserta) al 4% (Bolzano). Infine, l’Ivass rivela che il 91,8% dei contratti beneficia di uno sconto, pari in media a 163,6 euro.
La diminuzione dei prezzi durante il trimestre riflette anche una riduzione del 3,4% del numero di contratti (nel solo mese di aprile le sottoscrizioni sono state inferiori dell’8,6% rispetto all’analogo del periodo dell’anno precedente), un maggior utilizzo della scatola nera e un aumento della percentuale di sconto di tariffa.
L’indagine, inoltre, ha rilevato anche che il 50% degli assicurati paga meno di 343 euro e il 10% meno di 212 euro, e che la riduzione dei prezzi è più accentuata nel sud Italia (Catanzaro: -8,5%) rispetto alle province del nord e centro Italia (Bolzano e Isernia -2,1%). Inoltre, sottolinea l’Ivass, “continua il processo di convergenza dei prezzi tra le province”: il differenziale di prezzo al netto delle imposte tra Napoli e Aosta è pari a 217 euro (460 euro rispetto ai 243 euro), in flessione del 40% dal secondo trimestre del 2014. Altro dato messo in evidenza è il fatto che il 22% delle polizze stipulate nel secondo trimestre del 2020 prevede una clausola di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera, il cui tasso di penetrazione è eterogeneo tra le province e varia dal 65% (Caserta) al 4% (Bolzano). Infine, l’Ivass rivela che il 91,8% dei contratti beneficia di uno sconto, pari in media a 163,6 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA