Risparmi Rc auto: dalla pandemia fino a 3,6 miliardi per le imprese
La stima è di Ivass. Claudio Demozzi, presidente di Sna, chiede di essere ascoltato dalla Camera per presentare il progetto del sindacato per sanare l'evasione assicurativa
La pandemia di Covid-19 e le misure di contenimento adottate hanno determinato una considerevole riduzione del numero dei sinistri, soprattutto nel periodo tra il 23 febbraio e il 2 giugno 2020, ha ricordato Ivass durante l'audizione presso la commissione Finanze della Camera. Tra febbraio e novembre 2020, il decremento dei sinistri è stato di circa il 35%, per un risparmio delle imprese tra i 2,5 e i 3,6 miliardi di euro, con un'incidenza sui premi Rc auto tra il 19% e il 27%. Si tratterebbe di un risparmio ipotetico per garanzia di circa 70 euro.
I numeri presentati da Ivass sono inoltre corredati dalle informazioni sulle iniziative delle imprese per condividere con gli assicurati i risparmi accumulati: finora i benefici promessi ammontano a 811 milioni di euro, di cui 348 milioni già erogati a ottobre, fa sapere Ivass.
Non si è fatta attendere la replica di Sna, che ha specificato come questi numeri confermino le stime del Centro Studi Sna effettuate in seguito alla fase 1 del lockdown.
Claudio Demozzi, presidente di Sna, ha quindi chiesto di essere ascoltato dalla commissione Finanze "per dare - si legge nella nota del sindacato - il contributo di esperienza degli agenti di assicurazione, utile a favorire maggiore trasparenza nel settore delle assicurazioni e in particolare per l’assicurazione obbligatoria della Rc auto, accrescere i livelli di concorrenza delle imprese, nonché illustrare le origini dell’evasione assicurativa e un concreto progetto destinato a sanare il fenomeno".
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