L'Ivass "riconsidererà" le norme dopo la sentenza del Tar
Lo ha detto il presidente Luigi Federico Signorini in occasione delle considerazioni sull'attività dell'Istituto. Richiami per le compagnie "ritardatarie" che non hanno ancora ristorato gli assicurati dopo i risparmi del 2020
L’Ivass è pronta a “riconsiderare” le norme di “semplificazione dei processi di distribuzione dei prodotti assicurativi”, a seguito della sentenza del Tar del Lazio sulla nullità del Regolamento 97. Lo ha detto il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, in occasione delle considerazioni sulla Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2020. “Ovviamente ci adegueremo alla sentenza – ha sottolineato Signorini –; ne studieremo con attenzione le motivazioni procedurali e sostanziali. Riconsidereremo in ogni caso la materia per ridurre al minimo, anche con maggior coraggio che in passato, gli adempimenti burocratici non strettamente necessari”.
Tanti i punti toccati dalle considerazioni del presidente: tra i più significativi, i passaggi sui ristori e sulla digitalizzazione. Sul primo punto, Signorini ha definito “ritardatari” i player del mercato che non hanno riconosciuto forme di ristoro ai propri assicurati: “i ritardatari – ha sentenziato – dovrebbero riesaminare urgentemente la questione”.
Sulla digitalizzazione, il presidente ha messo in guardia le compagnie dall’uso eccessivo dell’outsourcing, riservato a pochi grandi operatori digitali, e ha annunciato un’indagine sull’intelligenza artificiale, per evitare “il rischio di introdurre discriminazioni indebite”.
Un altro punto che riguarda la digitalizzazione è l’adozione di strumenti di ultima generazione. Questi, spiega Signorini, sono stati in effetti adottati da molte compagnie, che non hanno però ancora pensato a reimpostare "l’intero sistema informativo aziendale sulla base di un’architettura razionale, integrata e flessibile". Dalla vigilanza, emerge che molte imprese hanno "accumulato ritardi non da poco in questo campo". Secondo Ivass è necessario "superare le frammentazioni dei sistemi informativi, integrare applicativi e archivi". Solo così il settore potrà rispondere all’ingresso nel mercato di competitor esogeni.
Sempre restando nell'ambito della vigilanza sulle compagnie, Signorini ha ricordato che a fine settembre la raccomandazione europea attualmente vigente sulla restrizione dei dividendi cesserà di avere effetto: "a meno che la situazione economica, finanziaria e sanitaria non torni a peggiorare seriamente (una possibilità che non si può ancora escludere), non vediamo la necessità di reiterarla", ha aggiunto. Via libera quindi alla distribuzione dei dividendi, dopo che le compagnie avevano effettivamente "fatte proprie" le raccomandazioni di Ivass sull'argomento.
"In altri Paesi dell’Unione - ha commentato Signorini - si sono invece viste divergenze, talora serie, anche nell’approccio dei supervisori al tema". Dando atto, quindi, ai player italiani di aver adottato con responsabilità le limitazioni nell'interesse del sistema, il numero uno di Ivass ha sottolineato come emerga "ancora una volta l’importanza di un’azione più coordinata rispetto a quella prevista dall’attuale assetto istituzionale, nell’interesse dell’integrità del mercato unico e della tutela della sua stabilità complessiva".
Un ampio resoconto delle considerazioni del presidente di Ivass, Luigi Federi Signorini, uscirà domani, 2 luglio, su Insurance Daily. Per ricevere Insurance Daily, iscriviti qui: è gratis.
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