L’Ivass nel 2021 ha segnalato 219 siti falsi
Il dato, diffuso in risposta alla richiesta dell’Unione Nazionale Consumatori, mostra un trend sempre forte, ma in diminuzione rispetto al 2020
25/01/2022
Come una colonia di insetti insidiosi che sembra impossibile da debellare, così i siti irregolari continuano a infestare il web. Nel 2021 l’Ivass ne ha segnalati in totale ben 219. Il dato, che è stato comunicato dall’Autorità di vigilanza su richiesta dell’Unione Nazionale Consumatori, è “esorbitante e allarmante, specie perché non corrisponde ai siti chiusi ma ai siti irregolari individuati, e questo perché all'Ivass non è ancora stato dato un potere autonomo di oscurare e chiudere i siti fake senza dover ricorrere alla magistratura”, ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’associazione. Dona sottolinea come, invece questo potere venga dato ad altre Authority, come la Consob, mettendo quindi in evidenza “un vuoto normativo incredibilmente non ancora colmato dal legislatore”.
Secondo il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, l’unico aspetto positivo è il rallentamento della crescita esponenziale dei siti fake individuati dall’Ivass: 50 siti nel 2017, 103 nel 2018, più del doppio, 168 nel 2019 (+63% sull'anno precedente), 241 nel 2020 (+43,5%), il record assoluto, fino appunto ai 219 del 2021.
Ma le segnalazioni, tuttavia, non si fermano: solo ieri l’Ivass ha individuato altri sette nuovi siti falsi: agenziarossetti.com, www.assicurazionin1.com, www.assicurazioni-vinciguerra.com, www.contebrokerassicurazioni.it, difrancia-assicurazioni.com, www.tuo-assicurazioni.com, pisano-broker.com
Dona infine segnala quella che considera una “ingiustizia”, cioè quanto stabilito dall’articolo 193 comma 2 del Codice della strada che commina una sanzione da 866 a 3.464 euro “senza alcuna distinzione tra chi irresponsabilmente e con dolo non si è assicurato e l'automobilista in perfetta buona fede che circola senza la copertura assicurativa perché, vittima di una truffa, ha sottoscritto e pagato per una polizza falsa”.
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