Continua la vertenza Verti: presidio e sciopero
Proclamato oggi, 9 marzo, un'astensione dal lavoro per gli addetti della compagnia del gruppo Mapfre. I sindacati: dopo quattro mesi, nessuna intesa
Le assemblee dei lavoratori di Verti (gruppo Mapfre) hanno proclamato per oggi, 9 marzo, uno sciopero per l’intera giornata e organizzato un presidio sotto la sede di Regione Lombardia, a Milano. Come riportano i sindacati, "dopo quasi quattro mesi dalla dichiarazione di 325 esuberi strutturali, nessuna intesa è stata raggiunta nei vari incontri" tra lavoratori e l’azienda.
Le sigle sindacali rigettano in ogni punto il piano di ristrutturazione che l'azienda intende perseguire per sviluppare il suo nuovo modello produttivo nel quale, ricordano i sindacati, 114 lavoratori verrebbero spostati in aziende esterne, "per fare le stesse attività che ora svolgono all’interno, ma con orario, salari e tutele drasticamente ridotti e senza alcuna tutela occupazionale".
Le strutture di contact center sarebbero quindi esternalizzate e gli altri reparti subirebbero “una drastica riduzione”.
I sindacati fanno anche notare che la vertenza di Verti non è il solo caso sul mercato italiano: "esternalizzazioni di attività ed esuberi di personale sono una tendenza che, crediamo, va affrontata e contrastata nelle singole aziende, ma anche, e soprattutto, a livello di settore". Il richiamo è anche alle istituzioni, affinché queste dinamiche industriali non passino “sotto silenzio”, soprattutto in un "contesto economico precario e incerto, visti anche gli ultimi sviluppi della situazione internazionale".
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