Guerra in Ucraina, quali impatti per gli assicuratori europei
Secondo Fitch e Moody’s, l’invasione russa non dovrebbe avere ripercussioni particolarmente negative né in termini di business né di solvibilità. Di diverso avviso Dbrs Morningstar che vede criticità per gli operatori danni
18/03/2022
La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe influire sul settore assicurativo europeo attraverso la volatilità dei mercati finanziari di secondo ordine, piuttosto che attraverso gli effetti diretti delle sanzioni sulle imprese russe o con altre misure che limitano gli affari russi. È quanto afferma l’agenzia di rating Fitch secondo cui gli assicuratori e i riassicuratori europei hanno poca esposizione diretta alla Russia nei loro portafogli assicurativi e di investimento, e un’esposizione trascurabile relativamente a Bielorussa e Ucraina. Tuttavia, avverte, “la volatilità dei mercati finanziari globali causata dal conflitto potrebbe influire sui loro coefficienti patrimoniali”. Inoltre, il conflitto solleva la prospettiva di un’inflazione ancora più elevata, che potrebbe portare a pressioni sulla redditività, in particolare per l’assicurazione danni.
“Diversi gruppi assicurativi europei hanno piccole filiali russe o partecipazioni di minoranza in assicuratori russi. Tuttavia – scrive Fitch – stimiamo che l'esposizione assicurativa russa rappresenti meno del 2% dei premi di tali gruppi, e che gli investimenti russi rappresentino meno del 2% dei loro investimenti totali”.
Il pericolo di attacchi cyber
Fitch si aspetta che il conflitto porti a richieste di risarcimento da crediti commerciali, garanzie e assicurazioni sui rischi politici, acquistati da clienti aziendali che operano in Russia, Bielorussia e Ucraina. “I sinistri individuali potrebbero essere ingenti e soggetti a controversie legali, ma le perdite aggregate della maggior parte degli assicuratori dovrebbero essere modeste rispetto alle entrate e al capitale complessivi. Queste linee di business rappresentano solo il 4%-5% dei premi a livello globale, con i paesi interessati che rappresentano una piccola parte di questo”.
Ma l’agenzia di rating segnala anche che gli attacchi informatici alle imprese e alle agenzie governative sono aumentati da quando è partita l’invasione dell’Ucraina. Ciò, secondo Fitch, potrebbe portare a un aumento delle richieste di risarcimento per le assicurazioni informatiche a causa dell'interruzione dell'attività e della fuga di dati. “Tuttavia, riteniamo improbabili azioni di rating negativo legate a perdite di sottoscrizione informatica. L'assicurazione informatica rappresenta meno del 5% dei premi lordi sottoscritti dalla maggior parte degli assicuratori e il mercato è sbilanciato verso assicuratori più grandi e ben capitalizzati che cedono gran parte del rischio ai riassicuratori con la capacità di sopportare grandi perdite catastrofali. Gli attacchi informatici legati al conflitto possono testare l'efficacia dell'esclusione dalla guerra e del linguaggio di esclusione degli atti ostili contenuti in molti contratti di assicurazione informatica”, osserva Fitch.
L’impatto sui coefficienti di solvibilità
Anche secondo un altro colosso del rating, Moody’s, l’impatto dell’invasione russa non ha avuto particolari impatti sui solvency ratio degli assicuratori. La capitalizzazione del settore, ha affermato l’agenzia di rating, dovrebbe reggere bene grazie alla sua esposizione azionaria generalmente moderata. “Esaminando la sensibilità dei coefficienti di solvibilità – spiegano gli analisti di Moody’s – stimiamo che solvency ratio degli assicuratori europei siano diminuiti in media di circa due punti percentuali dalla fine del 2021 all’8 marzo, riflettendo una combinazione di mercati azionari più bassi e spread di credito in aumento e tassi di interesse più elevati. Le valutazioni azionarie più basse e gli spread di credito più elevati hanno determinato un calo medio della solvibilità rispettivamente di 6 punti percentuali e 2 punti percentuali, in parte compensato da un aumento di 6 punti percentuali a causa dell'aumento dei tassi di interesse”. Nonostante questo piccolo calo, “i solvency ratio degli assicuratori europei rimangono elevati in media intorno al 218%, ben al di sopra del minimo regolamentare del 100%”. L’agenzia di rating conclude sottolineando di attendersi “che i nostri assicuratori valutati rimangano resilienti alle attuali turbolenze del mercato”.
Potenziali rischi per gli assicuratori danni
Una voce discorde è quella di Dbrs Morningstar, secondo cui il conflitto prolungato tra Russia e Ucraina potrebbe avere ripercussioni negative sui profitti dei principali assicuratori. Secondo un’analisi scritta a quattro mani da Tomasz Walkowicz e Marcos Alvarez, la guerra assieme all’aumento dell’inflazione, potrebbe portare gli assicuratori a essere schiacciati dai sinistri senza riuscire a trasferirne i costi sui clienti: in particolare, gli assicuratori danni europei potrebbero essere influenzati negativamente a medio termine. “In uno scenario del genere, l'inflazione potrebbe persistere su livelli relativamente elevati mentre l’economia europea potrebbe essere esposta a un rallentamento. Di conseguenza, gli assicuratori danni potrebbero subire pressioni inflazionistiche sui sinistri in alcune delle loro linee di prodotti chiave, come l’assicurazione auto e casa. Allo stesso tempo, potrebbero avere difficoltà a trasferire ai clienti i costi dei sinistri più elevati attraverso aumenti dei premi, con conseguente compressione dei margini”.
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