Polizze protezione credito, monito dell'Ivass alle imprese
L'Autorità chiede di sensibilizzare gli intermediari a effettuare verifiche di adeguatezza dei contratti
19/12/2013
L'Ivass richiama le imprese assicurative che collocano polizze di protezione del credito (Personal protection insurance, tra cui le polizze legate ai mutui) al rispetto dei doveri di correttezza, buona fede e trasparenza nei confronti degli assicurati/consumatori. Il richiamo è contenuto nella lettera al mercato consultabile sul sito dell'Autorità. L'attività ispettiva effettuata dall'Istituto - scrive l'Ivass in una nota - ha messo in luce prassi diffuse di collocamento delle coperture assicurative abbinate a mutui, prestiti e finanziamenti non accompagnato da valutazioni dell'adeguatezza del contratto offerto. Chiunque assuma la veste di intermediario contraente interessato - continua l'Istituto - non può, invece, sottrarsi dall'applicare tutte le disposizioni in materia di esercizio dell'intermediazione assicurativa e i richiamati principi di correttezza, buona fede e trasparenza, non possono mutare fisionomia e connotazione, a seconda della formula contrattuale (individuale o collettiva), attraverso la quale il contratto stesso viene stipulato". Alla luce di tutto ciò l'Ivass chiede alle imprese di sensibilizzare gli intermediari a effettuare le verifiche di adeguatezza dei contratti, individuando più efficaci azioni di enforcement dei presidi sull'operato della rete di vendita "affinché gli intermediari si attengano a condotte che, anche sul piano sostanziale, tengano conto dei su elencati principi". Per raggiungere questo obiettivo, le imprese dovranno prevedere "idonee procedure di monitoraggio delle prassi commerciali e della modulistica contrattuale, anche ricorrendo a specifiche azioni mirate a individuare comportamenti non conformi alle disposizioni di tutela del consumatore", conclude la nota.
Nella foto: il presidente dell'Ivass, Salvatore Rossi
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