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L'inflazione allarga il gap di protezione

Secondo Swiss Re, l'aumento dei prezzi potrebbe tradursi in una revisione al rialzo del divario fra perdite economiche e perdite assicurate

L'inflazione allarga il gap di protezione
Il gap di protezione assicurativa a livello globale ha raggiunto lo scorso anno il nuovo massimo storico di 1,42 bilioni di dollari. E la recente fiammata dell'inflazione, secondo l'ultima edizione del Resilience Index di Swiss Re, potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione. Il colosso svizzero della riassicurazione, nel dettaglio, ha evidenziato che “l'aumento dei prezzi potrebbe tradursi nel 2022 in un allargamento del gap di protezione assicurativa del 3,8% rispetto ai valori registrati nel 2021”. In pratica, l'inflazione rischia di incrementare ulteriormente il divario fra perdite economiche e perdite assicurate. In termini assoluti, si tratta di un aumento di 55 miliardi di dollari.
“L'attuale shock inflazionistico e l'aumento del costo della vita stanno colpendo in maniera spropositata le famiglia a più basso reddito, cosa che quest’anno non farà che aumentare il divario di protezione”, ha osservato Jerome Haegeli, group chief economist di Swiss Re. “Per garantire una maggiore resilienza e sostenere la stabilità economica a lungo termine – ha proseguito – è necessario rafforzare elementi strutturali come le infrastrutture e il capitale umano, nonché ridurre le disuguaglianze”. Per Haegeli, il settore assicurativo, in questo contesto, “svolge un ruolo importante nel trasferire i rischi finanziari dei singoli individui e, di conseguenza, aumentare la loro resilienza”.

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