Arbitro assicurativo, in arrivo nel 2023
Stefano De Polis, segretario dell'Ivass, ha confermato ieri che è ormai prossimo il varo del nuovo strumento per la risoluzione delle controversie assicurative
L’arbitro assicurativo vedrà probabilmente la luce nel 2023. L’ha detto ieri Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass, in occasione di un convegno organizzato da Università Sapienza, Acf a Anspc sulla riforma della giustizia civile e sui possibili strumenti di tutela stragiudiziale. “Speriamo nell’avvio delle attività nel corso del prossimo anno”, ha detto De Polis, confermando di fatto le parole della scorsa settimana del presidente Luigi Federico Signorini. L’arbitro assicurativo, ha proseguito, sarà “un sistema agile e diretto, attivabile dal cliente autonomamente, online e a costi contenuti”.
Secondo De Polis, il nuovo strumento potrà dare risposta alle circa 20mila controversie all’anno che “i nostri uffici oggi gestiscono sotto forma di reclami alla clientela, contribuendo alla riduzione delle liti giudiziarie in coerenza con l’obiettivo del Pnrr di riforma della giustizia e riduzione dei tempi di durata del processo”. De Polis ha inoltre ricordato che alla fine del 2020 nei tribunali risultavano “pendenti circa 213mila cause civili nel solo settore dell’Rc auto”. Un possibile elemento di complessità potrebbe essere dato dal fatto che i ricorsi non riguarderanno soltanto le compagnie, ma anche gli oltre 230mila intermediari iscritti al Rui.
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