Ivass, nuovo faro sulle polizze dormienti
L’Autorità di vigilanza ha pubblicato una nuova lettera al mercato per chiedere alle imprese informazioni sul pagamento ai beneficiari
L’Ivass interviene ancora una volta sul nodo delle polizze dormienti. Lo fa con una lettera al mercato datata 16 marzo 2023, in chi l’istituto di vigilanza ha richiesto informazioni sul pagamento delle polizze ai beneficiari. La richiesta fa seguito alla precedente lettera del 6 dicembre 2022, in cui l’Autorità aveva richiesto alle imprese l’elenco dei codici fiscali degli assicurati “al fine di accertare, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e attraverso un incrocio con le informazioni dell’Anagrafe Tributaria, l’eventuale decesso degli assicurati e la relativa data”, si legge nella missiva.
In particolare, l’Ivass ha chiesto gli elenchi dei codici fiscali degli assicurati dei contratti in vigore al 30 novembre scorso, quelli dei contratti non più in vigore e non già comunicati in occasioni di precedenti incroci (per i quali le imprese avevano dubbi sull’esistenza in vita degli assicurati o sulla necessità di verificare l’eventuale data di decesso). I risultati dell’incrocio, si legge nella lettera, “sono stati restituiti nel mese di gennaio a ciascuna impresa per procedere al pagamento delle somme ai beneficiari”.
L’Autorità ha chiesto di fornire entro il prossimo 30 giugno una relazione sulle attività svolte per la liquidazione, “comprensiva di un aggiornamento sulle polizze oggetto di incrocio negli anni passati”, precisa l’Ivass
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