Società di mutuo soccorso, una questione irrisolta

Le società di mutuo soccorso restano una questione irrisolta per il mercato assicurativo in Italia. Un quadro normativo confuso, una giurisprudenza di merito ancora limitata e un perimetro di vigilanza poco chiaro nella distribuzione dei compiti e delle funzioni fra le diverse autorità preposte alla regolamentazione del settore e alla tutela del consumatore: tutto questo, come emerso nel corso di un convegno organizzato ieri da Uea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, contribuisce a creare un contesto di mercato che consente alle società di mutuo soccorso di svolgere le attività tipiche di un operatore del settore assicurativo, senza tuttavia essere ufficialmente un operatore del settore assicurativo e senza quindi essere costrette a rispettare gli obblighi patrimoniali, regolamentari e fiscali che gravano invece attualmente su intermediari e compagnie. Il risultato è un contesto competitivo sbilanciato, nonché una tutela del consumatore che rischia di diventare tale soltanto di facciata.

“Non è la prima volta che la nostra associazione si occupa di questo argomento”, ha esordito in apertura Filippo Gariglio, vice presidente di Uea. “Nel 2014 abbiamo tenuto un primo convegno dedicato alle società di mutuo soccorso, nel 2017 abbiamo organizzato un secondo momento di dibattito e confronto sullo stesso argomento e successivamente abbiamo persino presentato un esposto all’Ivass e al ministero dello Sviluppo economico per tentare di dirimere una volta per tutte la questione: da allora, spiace dirlo, non è purtroppo cambiato nulla”, ha aggiunto Gariglio, ricordando come quello delle società di mutuo soccorso fosse uno dei temi più cari dell’ex presidente Roberto Conforti, scomparso qualche settimana fa dopo una lunga malattia.