Clusit, impennata degli attacchi informatici in Italia
Nei primi sei mesi dell'anno, secondo l'ultimo rapporto dell'associazione, si sono avuti 132 cyber attack nel nostro paese
L'Italia finisce sempre più nel mirino di hacker e criminali informatici. Nel primo semestre dell'anno, secondo l'ultimo rapporto del Clusit, si sono avuti nel nostro paese un totale di 132 attacchi informatici di grande portata divenuti di dominio pubblico, il 40% in più rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2022.
Il 9,6% dei cyber attack registrati a livello globale si è verificato in Italia. “Se nel contesto delle tensioni internazionali e di un conflitto ad alta intensità combattuto ai confini dell’Europa, a fine 2022 anche l’Italia appariva per la prima volta in maniera evidente nel mirino, nel 2023 la tendenza si è decisamente consolidata”, ha affermato Gabriele Faggioli, presidente del Clusit. “Considerato che l’Italia rappresenta il 2% del PIL mondiale e lo 0,7% della popolazione, questo dato – ha aggiunto – fa certamente riflettere”.
La situazione risulta particolarmente critica anche nel resto del mondo. Il rapporto dell'associazione italiana per la sicurezza informatica, a tal proposito, afferma che nei primi sei mesi del 2023 si sono avuti complessivamente 1.382 cyber attack: si tratta del numero più elevato di sempre, ben oltre la linea di tendenza prevista sulla base dell'andamento degli ultimi cinque anni.
Il fenomeno, seppur ancora in crescita, registra un certo rallentamento. La crescita nel numero di attacchi informatici si ferma infatti all'11%, dunque al di sotto del 21% che era stato misurato nel 2022.
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