Polizze obbligatorie cat nat, in arrivo il pool
Lo ha annunciato la presidente di Ania, Maria Bianca Farina, intervenendo in un convegno Febaf. Il consorzio tra imprese servirà ad accedere in modo più efficiente alla riassicurazione
23/05/2024
Per gestire la copertura dei rischi da catastrofi naturali per le imprese che entro fine anno avranno l’obbligo di assicurarsi, l’Ania ha disegnato assieme alle imprese associate un modello di pool che, grazie alla mutualizzazione, “può perseguire l’obiettivo di diminuire i costi per le imprese e di ridurre le esigenze di capitale per le compagnie”. Lo ha affermato Maria Bianca Farina intervenendo nel corso dell’Investment Forum di Febaf, che si è svolto ieri a Roma.
“A breve – ha rivelato la presidente di Ania – diremo come è organizzato il pool e quali attività svolgerà. Il suo scopo non è quello di assicurare direttamente i cittadini, ma è un consorzio tra le imprese per accedere in maniera molto più efficiente alla riassicurazione, e quindi di fatto si riduce il costo di tutta l’operazione”. Il sistema dovrebbe essere presentato con ogni probabilità entro l’anno. “Non è semplice, è un sistema nuovo, è la prima volta in Italia”, ha ribadito.
Più in generale, Farina ha elogiato il governo per l’introduzione dell’obbligo assicurativo, “un’iniziativa molto positiva di cui si parlava da decenni”, ma ha ammesso che “c’è ancora molto da lavorare” e che “vanno definiti ancora molti aspetti. Dobbiamo lavorare ancora – ha aggiunto – assieme al governo, alle Autorità e a Sace affinché tutto questo possa realizzarsi. Ma se riusciamo a mettere in piedi questo sistema nella maniera più efficiente possibile, affiancando pubblico e privato, le nostre imprese si troveranno rafforzate nella competizione globale. Se questa iniziativa avrà successo dobbiamo essere consapevoli che si potranno innescare dei meccanismi win-win dove tutti guadagnano qualcosa: le imprese, le compagnie, gli investitori, lo Stato. Per questo auspichiamo che a questa iniziativa se ne associno altre”.
Un commissario europeo per le assicurazioni
Farina ha parlato anche di normativa in ambito europeo, chiedendo ancora una volta “una maggiore semplificazione” per arrivare a quella che la presidente di Ania ha definito “una pausa legislativa”: bisogna fermarsi, ha ribadito, “serve un momento di riflessione, di riordino di tutta la legislazione che è stata messa in campo per razionalizzare e semplificare”. Anche perché, ha aggiunto, sono lievitati anche i costi di complicance. Oggi i cda per l’80’% del loro tempo devono trattare temi di compliance. È importante avere delle regole, ma averne troppe non aiuta la competitività delle imprese”.
Ecco perché l’Ania ha chiesto che venga individuato “un commissario europeo che abbia come responsabilità primaria quella di una supervisione di tutta la legislazione e l’attività regolatoria che riguarda il settore assicurativo. E anche un coordinamento orizzontale di tutto quello che viene deciso nei vari ministeri”. La competenza assicurativa, ha spiegato Farina, “non è concentrata, ma gli investimenti li tratta un dicastero, la protezione un altro e così via. Se questi non si parlano, se non c’è qualcuno che coordina si rischiano di fare provvedimenti che magari sono non così legati alla visione comune. Qualche volta questo è accaduto e abbiamo fatto fatica a recuperare un’unitarietà”.
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