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Ania, ritorno alla normalità dopo un anno complesso

La presidente Farina, intervenuta nel corso dell’Insurance Day di First Cisl, ha sottolineato le difficoltà del ramo vita nel 2023, rimarcando tuttavia l’inversione di tendenza registrata nei primi mesi dell’anno

Ania, ritorno alla normalità dopo un anno complesso
Il 2023 si è rivelato un anno particolarmente “complesso” per le compagnie assicurative italiane. Soprattutto per quelle che operano nel ramo vita, ambito di business che ha dovuto fare i conti con “un deciso calo dei premi” e “un brusco incremento dei riscatti”. Lo ha affermato questa mattina Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, nel corso del suo intervento all’evento Insurance Day organizzato da First Cisl

Nei primi mesi del 2024, ha proseguito Farina, “c’è stata un’inversione di tendenza e ci attendiamo adesso un ritorno alla normalità che ci possa consentire, soprattutto nel vita, di assolvere a quel compito fondamentale per il paese” che è la mutualizzazione del rischio. La presidente ha tuttavia specificato che, malgrado la volatilità degli andamenti finanziari e le turbolenze, il mercato assicurativo “ha mantenuto una solidità forte, con indici di solvibilità più del doppio del minimo richiesto dalle norme”.

Bene invece il comparto del ramo danni che, come ha osservato Farina, lo scorso anno ha registrato “un percorso di crescita, e questo ci dice che c’è maggiore consapevolezza sull’utilità dello strumento assicurativo”.

Molti i temi toccati dalla presidente dell’Ania nel corso del suo intervento. In materia di welfare, per esempio, Farina ha evidenziato che le assicurazioni possono contribuire a contenere la spesa privata degli italiani. "Le preziose garanzie dello Stato non riescono più a stare al passo con il grande incremento del bisogno di protezione che si materializza”, ha commentato. “Il miglior modo per rispondere alle esigenze dei cittadini è farli accedere alla mutualità delle assicurazioni e dei fondi sanitari”, ha proseguito, evidenziando che “l’assicurazione svolge un ruolo complementare in sinergia con il settore pubblico e tutto sarà più efficace se l'intervento sarà inserito in intervento strutturato di collaborazione pubblico-privato”.

Farina ha quindi plaudito alla recente norma che impone alle imprese di sottoscrivere una copertura assicurativa contro le catastrofi naturali. “Solo il 5% delle microimprese e delle abitazioni ha una protezione contro i rischi catastrofali”, ha sottolineato. “Il successo di questa iniziativa – ha aggiunto – potrebbe innescare un meccanismo molto positivo, in cui aziende, lavoratori, banche, compagnie e lo Stato avrebbero, tutti, un beneficio economico”.

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