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Risparmio, gli italiani più selettivi

Per le famiglie italiane la ridefinizione dei consumi è strutturale, secondo quanto emerge da una ricerca Acri/Ipsos

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Per le famiglie italiane la ridefinizione dei consumi è ormai strutturale. A sottolinearlo è una ricerca realizzata da Acri (associazione di fondazioni e casse di risparmio) e Ipsos, presentata in occasione della Giornata del Risparmio, che si terrà domani. Non si tratta semplicemente di una riduzione dei consumi: è in atto un vero e proprio cambio di paradigma generato dalla reale contrazione del potere d'acquisto delle famiglie, dalle preoccupazioni future e dalla volontà di ricostruire gli stock di risparmio, sempre più ridotti".
Il consumo in tempi di crisi, diviene in sostanza per tutti più razionale, con una crescente attenzione agli sprechi e si è disposti a spendere di più solo per qualcosa che valga davvero di più: il consumatore oggi si sente più selettivo e si informa maggiormente. Tuttavia, è ancora debole la visione sul lungo periodo, e solo in pochi indirizzano il risparmio verso forme di previdenza complementare: vi è iscritto solo il 24% dei lavoratori ancora attivi, anche se ben il 79% di loro pensa che la riforma delle pensioni abbia aumentato il bisogno di aderire a un fondo pensione. Sul campione dell'intera popolazione italiana adulta la quota di chi dichiara di aver sottoscritto polizze vita o fondi pensione è del 19%, costante rispetto al 2012.

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