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Il Terzo settore in cerca di finanziamenti

In occasione della pubblicazione del secondo rapporto sul tema, Fondazione Cattolica e Generali Italia hanno lanciato due bandi dedicati agli enti non profit e alle loro attività

Il Terzo settore in cerca di finanziamenti
Fondazione Cattolica lancia due nuovi bandi del valore di 500mila euro ciascuno dedicati al Terzo settore. Il primo, Una mano a chi sostiene, è un’iniziativa dedicata ai progetti degli enti che promuovono inclusione e coesione sociale, "generando un impatto sociale e ambientale positivo e misurabile nel tempo", secondo la definizione che ne dà Generali Italia in una nota. Il secondo, People raising 2024, punta a "facilitare i processi di selezione di risorse umane qualificate degli enti". 

Il lancio di questi nuovi bandi è collegato alla pubblicazione della seconda edizione del Rapporto Terzo Settore 2024, realizzato da Generali Italia sotto il coordinamento di Country sustainability and social responsibility e della business unit Enti religiosi e Terzo settore. Dai dati della pubblicazione si legge che il non profit esprime un giro d’affari annuo di 84 miliardi, pari al 4,4% del Pil. "La riforma (del Terzo settore, ndr) – scrivono da Generali – sta favorendo il riconoscimento degli enti, la trasparenza della loro gestione e rafforzando le capacità di collaborazione con la pubblica amministrazione e con le stesse imprese private impegnate nell’iniziativa sociale". 

Guardando al futuro, il Terzo settore, scrivono gli analisti, è chiamato a confrontarsi con la "frantumazione del tempo libero, l’evoluzione culturale di motivazioni, temi e linguaggi che spingono i più giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato e progettare modelli di partecipazione più differenziati, digitalizzati e flessibili": il volontariato definito occasionale o informale coinvolge più della metà dei volontari (57,5%)
Molti enti, peraltro, si confrontano con temi legati alla necessità di affrontare un ricambio generazionale per dare nuovo slancio al comparto e affrontare le sfide con maggiori capacità professionali. 

Per attrarre i giovani, secondo Generali e Fondazione Cattolica, occorre conciliare meglio il lavoro con le esigenze della vita personale, allineare i livelli retributivi al mercato, promuovere percorsi di formazione dedicati. 
Il Terzo settore, infine, "oggi è in grado di contribuire al rinnovamento generale dei sistemi di welfare del nostro paese, grazie alla maturità che ha raggiunto e alla sua diffusione nel territorio", concludono gli estensori del rapporto.

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