Insurance Trade

Fonsai, i legali dei Ligresti gridano al complotto

Secondo gli avvocati, ci si accanisce su una famiglia caduta in disgrazia, mentre si continua a salvare chi ha sempre eterodiretto la compagnia

Watermark 16 9
La nuova Fonsai di Unipol se la prende solo con la famiglia Ligresti, caduta in disgrazia", salvando invece "alcuni amici", tra cui Unicredit e soprattutto Mediobanca, accusata di aver eterodiretto la compagnia fin dall'acquisizione della Sai. È quanto si legge nelle memorie depositate dai legali di Giulia Ligresti nell'ambito del procedimento per il sequestro conservativo in corso al Tribunale civile di Milano contro gli ex vertici della compagnia. Le persone contro cui puntare il dito sono state, secondo gli avvocati, "accuratamente selezionate per tener fuori alcuni amici dal più vasto mazzo di potenziali responsabili, al solo scopo plausibile di punire esemplarmente chi sia caduto in disgrazia, dopo aver asseritamente goduto di privilegi che solo ex post chi avrebbe avuto il potere e il dovere di reagire ora denuncia con apparente scandalo".

La memoria fa riferimento all'eterodirezione esercitata da Mediobanca nei confronti di Fonsai "fin dall'acquisizione di Fondiaria da Montedison" operazione che "Mediobanca pilotò". Fin dai tempi di Carlo Ciani, si sottolinea poi, i capi azienda sono stati "sempre scelti con il placet di Piazzetta Cuccia o comunque anche da Mediobanca e da Unicredit. L'ultimo della serie di manager - si legge ancora - è stato Piergiorgio Peluso, figlio del ministro della Giustizia nel governo Letta, scelto da Unicredit e Mediobanca per governare il passaggio di Fondiaria-Sai al gruppo Unipol di Bologna, gruppo Unipol che peraltro oggi sopravvive con il sostegno finanziario delle banche, tra cui Mediobanca". Anche per queste ragioni "è molto più verosimile che Fondiaria-Sai sia sempre stata eterodiretta da Mediobanca e/o Unicredit che dalla dottoressa Giulia Maria Ligresti" definita "persona per bene, responsabile e rispettosa degli altri ancor prima della legge, come attestano le sue numerose e disinteressate campagne a favore delle donne afgane e delle ragazze palestinesi a Gaza, oltre a molte altre iniziative di sostegno a cause nobilissime e spesso trascurate dai media". Quanto al papello siglato tra Salvatore Ligresti e l'ad di Mediobanca Alberto Nagel "il carattere riservato del medesimo non dipende dal contenuto di esso, ma dall'esigenza di permettere a Unipol gruppo finanziario di eludere l'Opa obbligatoria, rendendo invisibili i patti già stipulati, ma il cui mantenimento alla luce del sole avrebbe frustrato il progetto (di Mediobanca/Unipol) diretto ad evitare un esborso a favore dei soci di minoranza".

A fronte delle parole dei legali di Giulia Ligresti, è bene tuttavia ricordare che Fondiaria Sai, dal 2002 in avanti, è stata diretta dai Ligresti o da persone da loro designate, come è accaduto per Fausto Marchionni ed Emanuele Erbetta, ora anche loro sotto inchiesta. Lo stesso Lo stesso Piergiorgio Peluso, contrariamente a quanto emerso dalle memorie è stato scelto dallo stesso Salvatore Ligresti nel 2011.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti