Martin Senn: morte Wauthier brutto colpo per noi, ma supereremo la situazione
Il ceo del gruppo Zurich ha lodato l'operato del manager morto suicida, spiegando di non aver mai rilevato segni della presenza di qualche problema
03/09/2013
Martin Senn, ceo di Zurich insurance group, ha lodato l'eccellente l'operato l'ex responsabile delle finanze Pierre Wauthier affermando di essere perplesso in merito ai motivi che hanno portato il manager a togliersi la vita. In un'intervista Senn ha sostenuto che questo avvenimento (e le relative dimissioni del presidente del consiglio d'amministrazione Josef Ackermann) abbia intaccato la buona reputazione del gruppo assicurativo, pur restando convinto che la situazione sarà superata. Il numero uno del colosso svizzero ha poi reso noto che il gruppo ha ricevuto da tutto il mondo messaggi di simpatia per Pierre Wauthier, per l'impresa e per i suoi collaboratori.
Due settimane prima della sua scomparsa io e Pierre Wauthier siamo stati a Londra per delle presentazioni per gli investitori - ha ricordato Senn - ancora una volta ha effettuato un lavoro eccellente e l'ho lodato per questo. Pierre era in piana forma". Il ceo non ha rilevato nessun segno della presenza di un qualche problema. Evocando i rapporti finanziari elaboratori da Wauthier, criticati dal presidente Ackermann per certi aspetti presentati troppo bene dal punto di vista contabile, Senn ha indicato di non aver avuto conoscenza che ciò potesse causare l'irreparabile, ribadendo che lo stato finanziario del gruppo è stato presentato in modo corretto. Inoltre, il numero uno di Zurich contesta di aver saputo che Wauthier si fosse lamentato più volte con la moglie della pressione esercitata su di lui da Ackermann.
Venerdì scorso la compagnia ha confermato che la lettera lasciata da Wauthier parlava delle sue relazioni con Josef Ackermann. Molti media hanno cercato invano d'intervistare la vedova del capo delle finanze, ma Senn ha negato che le sia stato vietato di esprimersi. Pierre Wauthier, cittadino francese con passaporto britannico, è stato trovato morto lunedì 26 agosto presso la sua casa di Zurigo. Entrato alla Zurich nel 1996, Wauthier era diventando direttore delle finanze nel 2011. Il suo decesso, senza dubbio un suicidio secondo la polizia, ha provocato giovedì le dimissioni con effetto immediato di Josef Ackermann.
Due settimane prima della sua scomparsa io e Pierre Wauthier siamo stati a Londra per delle presentazioni per gli investitori - ha ricordato Senn - ancora una volta ha effettuato un lavoro eccellente e l'ho lodato per questo. Pierre era in piana forma". Il ceo non ha rilevato nessun segno della presenza di un qualche problema. Evocando i rapporti finanziari elaboratori da Wauthier, criticati dal presidente Ackermann per certi aspetti presentati troppo bene dal punto di vista contabile, Senn ha indicato di non aver avuto conoscenza che ciò potesse causare l'irreparabile, ribadendo che lo stato finanziario del gruppo è stato presentato in modo corretto. Inoltre, il numero uno di Zurich contesta di aver saputo che Wauthier si fosse lamentato più volte con la moglie della pressione esercitata su di lui da Ackermann.
Venerdì scorso la compagnia ha confermato che la lettera lasciata da Wauthier parlava delle sue relazioni con Josef Ackermann. Molti media hanno cercato invano d'intervistare la vedova del capo delle finanze, ma Senn ha negato che le sia stato vietato di esprimersi. Pierre Wauthier, cittadino francese con passaporto britannico, è stato trovato morto lunedì 26 agosto presso la sua casa di Zurigo. Entrato alla Zurich nel 1996, Wauthier era diventando direttore delle finanze nel 2011. Il suo decesso, senza dubbio un suicidio secondo la polizia, ha provocato giovedì le dimissioni con effetto immediato di Josef Ackermann.
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