Rc auto, volano le tariffe per giovani e donne
Ancora aumenti: è quanto viene alla luce dall'indagine trimestrale sui prezzi delle polizze, realizzata dall'Ivass. Continua ad allargarsi anche il divario tra nord e sud
18/06/2013
Le tariffe Rc auto aumentano ancora. A mostrarlo una volta di più è la nuova indagine realizzata dall'Ivass e pubblicata sul sito internet dell'istituto di vigilanza. I dati della ricerca sono impietosi: tra aprile 2012 e aprile 2013 i prezzi delle polizze auto sono letteralmente volati per le donne, facendo registrare aumenti con picchi del 12% in più per le diciottenni. Quella pubblicata ieri dall'Autorità è la seconda rilevazione trimestrale successiva all'entrata in vigore della sentenza della Corte di Giustizia Ue in materia di parità di trattamento uomo-donna nell'accesso ai servizi assicurativi: anche in questa indagine, gli effetti si fanno sentire, a fronte degli aumenti riservati alle donne, una diminuzione per alcune categorie di uomini, come evidenziato dalla diminuzione di 6,4 punti percentuali per i diciottenni maschi. L'Ivass ha preso in esame i prezzi praticati in 21 province per 11 tipologie standard di assicurati, sia automobilisti sia motociclisti, dei due sessi. Dall'analisi risulta infatti che, negli ultimi 12 mesi, tra i prezzi medi ponderati con la quota di mercato di ogni impresa, l'aumento più elevato, su scala nazionale, è stato pari al 12% per una diciottenne di sesso femminile con autovettura di 1300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus/Malus di c.u. 14, massimale minimo di legge. Il premio medio ponderato per il corrispondente profilo maschile è invece diminuito del 6,4%.
Nord vs sud, un divario tariffario mai superato
Continua inoltre ad accrescersi il divario tra le tariffe praticate nelle regioni settentrionali e in quelle centro-meridionali. In queste ultime, sui prezzi medi di listino, che già risultano in assoluto più elevati, gravano anche gli incrementi più consistenti. Per esempio, un cinquantacinquenne di sesso maschile alla guida di un'autovettura di piccola cilindrata a Napoli, pur se in classe Bonus/Malus di massimo sconto, paga una tariffa media di 1.221 euro, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno, a fronte di tariffe inferiori ai 350 che il medesimo assicurato pagherebbe a Bolzano o Aosta, dove peraltro si sono registrate tariffe medie in lieve diminuzione (anche fino a -1,7%). Nel settore delle due ruote, infine, un quarantenne con motociclo di 200 cc in classe B/M di c.u. 4, vede la propria tariffa media in sensibile aumento soprattutto nelle grandi città del centro-sud, fino a +12% per gli assicurati di genere maschile e +10% per quelli di genere femminile, sia a Napoli (1.033 euro) sia a Roma (531 euro).
Insorgono le associazioni dei consumatori
I costi medi delle tariffe Rc auto in 18 anni (1994-2012) sono più che raddoppiati passando da 391 euro del a 1.350 euro. Ed anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell'utilizzo dell'auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (1.800 cc) a quota 1.385 euro, con un aumento dal 1994 superiore al 250%. Lo affermano Adusbef e Federconsumatori, commentando, in una nota, i rilievi i dati dell'Ivass. Si tratta - sottolineano le associazioni - di una situazione insostenibile, che non ha pari in Europa, dove gli aumenti registrati nello stesso arco di tempo in paesi come Francia, Spagna e Germania, non hanno mai superato l'87%". Le due rappresentanze esortano il Governo a intervenire "con fermezza, per arginare i fenomeni speculativi e le numerose anomalie che caratterizzano questo settore, i cui costi sono divenuti insostenibili per le famiglie. Non si possono più rimandare interventi mirati che consentano finalmente un abbassamento delle tariffe, a partire da un incremento della trasparenza e della competitività e da una riduzione dei costi indiretti dei sinistri, attraverso il funzionamento della banca dati antifrode".
Rincara la dose Carlo Rienzi, presidente del Codacons, che ricorda come "sulle strade italiane circolano oggi circa quattro milioni di automobili sprovviste di copertura assicurativa, e i numeri sono in costante crescita. Alla base di tale fenomeno vi sono le tariffe Rc auto, che hanno raggiunto livelli tali da rendere impossibile per molte famiglie assicurare la propria autovettura". Le cifre fornire dall'Ivass, spiega Rienzi, "dimostrano come gli automobilisti italiani siano i più tartassati d'Europa sul fronte assicurativo, con i prezzi delle polizze in costante crescita e divari sempre più netti tra nord e sud del paese. Al punto che oramai molti cittadini, schiacciati dalla crisi economica, scelgono di non assicurare la propria autovettura, non potendo permettersi tariffe abnormi. La situazione più critica sul fronte della circolazione senza copertura - prosegue Rienzi - si registra nel sud Italia, dove i costi delle polizze crescono più che nel resto del Paese, raggiungendo livelli record. Basti sottolineare che un neopatentato residente nel sud può arrivare a pagare una Rc auto fino a 8.000 euro in più rispetto ad un neopatentato che vive al nord", conclude i presidente del Codacons.
Nord vs sud, un divario tariffario mai superato
Continua inoltre ad accrescersi il divario tra le tariffe praticate nelle regioni settentrionali e in quelle centro-meridionali. In queste ultime, sui prezzi medi di listino, che già risultano in assoluto più elevati, gravano anche gli incrementi più consistenti. Per esempio, un cinquantacinquenne di sesso maschile alla guida di un'autovettura di piccola cilindrata a Napoli, pur se in classe Bonus/Malus di massimo sconto, paga una tariffa media di 1.221 euro, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno, a fronte di tariffe inferiori ai 350 che il medesimo assicurato pagherebbe a Bolzano o Aosta, dove peraltro si sono registrate tariffe medie in lieve diminuzione (anche fino a -1,7%). Nel settore delle due ruote, infine, un quarantenne con motociclo di 200 cc in classe B/M di c.u. 4, vede la propria tariffa media in sensibile aumento soprattutto nelle grandi città del centro-sud, fino a +12% per gli assicurati di genere maschile e +10% per quelli di genere femminile, sia a Napoli (1.033 euro) sia a Roma (531 euro).
Insorgono le associazioni dei consumatori
I costi medi delle tariffe Rc auto in 18 anni (1994-2012) sono più che raddoppiati passando da 391 euro del a 1.350 euro. Ed anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell'utilizzo dell'auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (1.800 cc) a quota 1.385 euro, con un aumento dal 1994 superiore al 250%. Lo affermano Adusbef e Federconsumatori, commentando, in una nota, i rilievi i dati dell'Ivass. Si tratta - sottolineano le associazioni - di una situazione insostenibile, che non ha pari in Europa, dove gli aumenti registrati nello stesso arco di tempo in paesi come Francia, Spagna e Germania, non hanno mai superato l'87%". Le due rappresentanze esortano il Governo a intervenire "con fermezza, per arginare i fenomeni speculativi e le numerose anomalie che caratterizzano questo settore, i cui costi sono divenuti insostenibili per le famiglie. Non si possono più rimandare interventi mirati che consentano finalmente un abbassamento delle tariffe, a partire da un incremento della trasparenza e della competitività e da una riduzione dei costi indiretti dei sinistri, attraverso il funzionamento della banca dati antifrode".
Rincara la dose Carlo Rienzi, presidente del Codacons, che ricorda come "sulle strade italiane circolano oggi circa quattro milioni di automobili sprovviste di copertura assicurativa, e i numeri sono in costante crescita. Alla base di tale fenomeno vi sono le tariffe Rc auto, che hanno raggiunto livelli tali da rendere impossibile per molte famiglie assicurare la propria autovettura". Le cifre fornire dall'Ivass, spiega Rienzi, "dimostrano come gli automobilisti italiani siano i più tartassati d'Europa sul fronte assicurativo, con i prezzi delle polizze in costante crescita e divari sempre più netti tra nord e sud del paese. Al punto che oramai molti cittadini, schiacciati dalla crisi economica, scelgono di non assicurare la propria autovettura, non potendo permettersi tariffe abnormi. La situazione più critica sul fronte della circolazione senza copertura - prosegue Rienzi - si registra nel sud Italia, dove i costi delle polizze crescono più che nel resto del Paese, raggiungendo livelli record. Basti sottolineare che un neopatentato residente nel sud può arrivare a pagare una Rc auto fino a 8.000 euro in più rispetto ad un neopatentato che vive al nord", conclude i presidente del Codacons.
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