Ivass, approvato il piano di riorganizzazione dell'Istituto
Il nuovo assetto entrerà in vigore a partire dal prossimo 10 giugno
07/06/2013
Il consiglio dell'Ivass ha approvato in via definitiva il piano di riorganizzazione e il nuovo organigramma dell'Autorità. Nella seduta del 5 giugno, è stata stabilita la ripartizione delle funzioni tra i vari dirigenti, a seguito - spiega l'Istituto in una nota - di uno screening accurato delle competenze e delle aspirazioni del personale". Il nuovo assetto entrerà in vigore dal 10 giugno. Il riassetto è frutto di un gruppo di lavoro interno di cui hanno fatto parte esponenti dell'Ivass e della Banca d'Italia "al fine di trarre vantaggio anche dalla esperienza maturata nella banca. Esso ha recepito altresì le osservazioni ricevute dal Fondo Monetario Internazionale nella visita ispettiva dello scorso gennaio". La nuova organizzazione dell'Istituto risponde a criteri di maggiore efficacia nell'azione ispettiva, maggiore focus sull'attività propria di ciascun servizio, istituzione di nuove funzioni, ritenute necessarie, ricerca della massima efficienza possibile in un'ottica di contenimento dei costi. Tra le principali innovazioni: la creazione di un Servizio ispettorato, fulcro dell'attività di vigilanza futura; l'assegnazione della vigilanza cartolare ad un unico Servizio di vigilanza prudenziale, che si concentra sull'attività off-site: il superamento della precedente impostazione su due servizi consentirà di conseguire maggiore efficienza e di superare ogni possibile asimmetria di comportamento; l'ampliamento dei compiti del Servizio tutela del consumatore, che si occuperà anche dell'attività di vigilanza sulle imprese che operano in Libera Prestazione di Servizi o in Stabilimento e dell'analisi dei prodotti e delle relative pratiche di vendita: viene mantenuta, consolidandola, la funzione di assistenza ai consumatori svolta dal Contact center; l'istituzione e introduzione di funzioni "attualmente non svolte o svolte in modo decentrato, quali ad esempio le competenze in materia di normativa di vigilanza, analisi macro prudenziale (incluso il monitoraggio sulla stabilità finanziaria del settore) e analisi d'impatto regolamentare", attività queste che vengono attribuite al Servizio normativa e politiche di vigilanza; l'istituzione di un Servizio studi e gestione dati con l'intento di massimizzare l'utilizzo delle banche dati già disponibili e di quelle che si andranno a creare.
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