Lavoro, in arrivo un fondo intersettoriale di solidarietà
Lo strumento, messo in campo da Ania, Aisa e sindacati, è a sostegno del reddito, dell'occupazione e della riqualificazione professionale
23/05/2013
Un fondo intersettoriale di solidarietà a sostegno dei lavoratori del settore assicurativo. È il nuovo strumento creato dall'Ania in collaborazione con l'Aisa (associazione italiana delle società di assistenza) e con le organizzazioni sindacali di settore, al termine di una trattativa finalizzata alla creazione di quello che è stato chiamato Fondo intersettoriale di solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale delle imprese assicuratrici e delle società di assistenza".
Si tratta del primo accordo di questo genere ad essere siglato in Italia. Questo strumento va a collocarsi nell'ambito delle disposizioni previste dalla riforma Fornero del mercato del lavoro, che ha previsto l'obbligo per le organizzazioni sindacali e imprenditoriali di istituire fondi di solidarietà bilaterali (anche intersettoriali) per i settori non coperti dalla normativa in materia di integrazione salariale, oltre che l'obbligo di adeguarsi entro il 30 giugno alle nuove norme per quei settori (come quello assicurativo) già dotati di un fondo di solidarietà.
Grazie a questo fondo intersettoriale, a partire da questo momento, potranno essere messi in atto interventi a favore di quei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato di aziende che si trovino nell'ambito di processi di ristrutturazione, di riorganizzazione, o in situazioni di crisi. Interventi che hanno lo scopo di incentivare il mutamento o il rinnovamento delle professionalità, e la realizzazione di politiche attive per il sostegno del reddito dei lavoratori interessati da riduzione dell'orario o dalla sospensione temporanea dell'attività. Il fondo intersettoriale, inoltre, metterà in cantiere interventi di accompagnamento alla pensione per quei lavoratori che raggiungano il primo requisito pensionistico utile entro un periodo massimo di cinque anni.
L'Ania, in una nota, ha sottolineato come il fondo intersettoriale rappresenti "uno strumento molto importante, non solo per far fronte a possibili casi di crisi aziendale, bensì anche per la gestione di eventuali processi di ristrutturazione da parte delle imprese che possono avere ricadute sull'organizzazione del lavoro e/o sui livelli occupazionali delle stesse". L'operatività di questo strumento è comunque legata all'emanazione di un apposito provvedimento interministeriale. Ania e le organizzazioni sindacali si sono impegnate (con una dichiarazione congiunta) "a esaminare in sede di rinnovo del contratto nazionale di lavoro di settore applicabile al personale dipendente non dirigente, la problematica connessa alla individuazione di misure di sostegno del reddito dei dipendenti delle imprese che siano sottoposte a procedure di liquidazione coatta amministrativa, in linea anche con quanto stabilito dalle parti medesime nelle dichiarazioni I e II del ccnl 7 marzo 2012".
Si tratta del primo accordo di questo genere ad essere siglato in Italia. Questo strumento va a collocarsi nell'ambito delle disposizioni previste dalla riforma Fornero del mercato del lavoro, che ha previsto l'obbligo per le organizzazioni sindacali e imprenditoriali di istituire fondi di solidarietà bilaterali (anche intersettoriali) per i settori non coperti dalla normativa in materia di integrazione salariale, oltre che l'obbligo di adeguarsi entro il 30 giugno alle nuove norme per quei settori (come quello assicurativo) già dotati di un fondo di solidarietà.
Grazie a questo fondo intersettoriale, a partire da questo momento, potranno essere messi in atto interventi a favore di quei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato di aziende che si trovino nell'ambito di processi di ristrutturazione, di riorganizzazione, o in situazioni di crisi. Interventi che hanno lo scopo di incentivare il mutamento o il rinnovamento delle professionalità, e la realizzazione di politiche attive per il sostegno del reddito dei lavoratori interessati da riduzione dell'orario o dalla sospensione temporanea dell'attività. Il fondo intersettoriale, inoltre, metterà in cantiere interventi di accompagnamento alla pensione per quei lavoratori che raggiungano il primo requisito pensionistico utile entro un periodo massimo di cinque anni.
L'Ania, in una nota, ha sottolineato come il fondo intersettoriale rappresenti "uno strumento molto importante, non solo per far fronte a possibili casi di crisi aziendale, bensì anche per la gestione di eventuali processi di ristrutturazione da parte delle imprese che possono avere ricadute sull'organizzazione del lavoro e/o sui livelli occupazionali delle stesse". L'operatività di questo strumento è comunque legata all'emanazione di un apposito provvedimento interministeriale. Ania e le organizzazioni sindacali si sono impegnate (con una dichiarazione congiunta) "a esaminare in sede di rinnovo del contratto nazionale di lavoro di settore applicabile al personale dipendente non dirigente, la problematica connessa alla individuazione di misure di sostegno del reddito dei dipendenti delle imprese che siano sottoposte a procedure di liquidazione coatta amministrativa, in linea anche con quanto stabilito dalle parti medesime nelle dichiarazioni I e II del ccnl 7 marzo 2012".
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